CAMAIORE. Il Sindaco di Camaiore, Alessandro Del Dotto, interviene in merito alle proteste rivolte all’allestimento del circo in Viale Kennedy.
“In questi mesi – afferma – non sono rimasto con le mani in mano, come ho avuto modo di spiegare anche a cittadini che si occupano di tutela degli animali. Ho verificato con gli uffici comunali competenti e svolto qualche ricerca: l’impossibilità di impedire lo svolgimento di queste attività risiede nella normativa regionale, alla quale i comuni non possono fare eccezione. La regione ha ammesso i circhi animali e fissato alcune direttive da rispettare per il mantenimento della salute e della sicurezza degli animali. Noi Comuni, dunque, non abbiamo grandi spazi di manovra”.
“A questo proposito cito una delle sentenze che circolano proprio in Toscana. Riguarda il ricorso presentato da un circo acquatico contro la decisione del consiglio comunale di Prato di vietare spettacoli con specie esotiche e non. Il TAR ha ricordato che questi provvedimenti sono ‘illegittimi, in quanto gli enti locali si erano con tali atti posti in contrasto con previsioni di norme legislative, violando il rapporto di necessario rispetto che deve sussistere fra norme di diverso rango’, ovvero quelle regionali”.
“Sempre per il TAR – spiega Del Dotto – ‘Non esiste una norma legislativa che attribuisca all’ente locale il potere di fissare in via preventiva e generalizzata il divieto assoluto di uso degli animali in spettacoli, ed anzi un simile intervento si pone in palese contrasto con la legge n. 337 del 1968, che tutela il circo nella sua dimessone tradizionale, implicante anche l’uso degli animali’. In questo modo, come è evidente, diventa difficile intervenire con regole restrittive per un Comune: anzi, diventa addirittura pericoloso, perché poi tocca pagare anche le spese legali se non addirittura i danni a una attività economica circense che, eventualmente, potrebbe ritenersi danneggiata”.
Il Sindaco Del Dotto conclude comunque con un invito per il futuro: “Mi rendo disponibile a lavorare, insieme a soggetti interessati e coinvolti, a una proposta di legge che vada a modificare la normativa regionale che, ad oggi, ci impedisce e ci lega le mani di fronte a una sensibilità importante come quella per la tutela degli animali”.
