VIAREGGIO. L’hanno chiamata “Apocalisse Xp” e coinvolge 580 milioni di computer: se potessero essere messi in fila un dopo l’altro formerebbero una linea di 348mila km, otto volte e mezzo il giro della Terra e vicino alla distanza che separa il nostro pianeta dalla Luna.

Tutto nasce dalla decisione della Microsoft di terminare l’8 aprile scorso il supporto del suo più vecchio sistema operativo: Windows Xp. Ciò significa che non ci saranno più aggiornamenti di sicurezza, cioè ogni nuova falla scoperta in Windows Xp non verrà più corretta mediante l’installazione periodica di revisioni.

“Un invito a nozze per i malintenzionati che progettano virus e affini ed un problema per le pubbliche amministrazioni, come quella di Viareggio, che ancora possiedono ed utilizzando decine e decine di computer (la quasi totalità) con tale sistema operativo”, scrive Maximiliano Bertoni, capogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle.

“Questo perché, a norma degli articoli 16 e 17 del Codice per la Protezione dei Dati Personali (D.lgs. 30 giugno 2003, n.196) è precluso l’uso di software non aggiornato per oltre sei mesi ad istituzioni ed aziende pubbliche. Cosa succederà adesso all’anagrafe ed in generale agli uffici dello stato civile o della Viareggio Patrimonio, che quotidianamente trattano dati sensibili? Il rischio, allo scadere dei fatidici 180 giorni, è il blocco totale dei servizi che operano, come tutto ormai, attraverso computer.

“Chiederemo lumi all’amministrazione, consigliando anche un passaggio verso programmi non proprietari che – oltre a scongiurare evenienze simili – permetterebbe il risparmio di decine di migliaia di euro in licenze. Valuteremo le risposte se e quando queste giungeranno.

“Resta la questione, a cui l’amministrazione ha poco tempo per trovare una soluzione: anche Viareggio sarà travolta da questa apocalisse?”.

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