CAMAIORE. Degrado e insicurezza, un ritornello che purtroppo ultimamente sentiamo sempre più spesso soprattutto quando si parla di luoghi ed edifici pubblici, come ad esempio la stazione ferroviaria di Capezzano – Lido di Camaiore. A denunciare lo stato di abbandono della struttura sono gli esponenti di Fratelli d’Italia – AN Filippo Passaglia e Marina Staccioli, quest’ultima consigliere regionale: “questo luogo è fondamentale per molti pendolari e studenti che devono recarsi nei luoghi di lavoro e studio, e diciamo anche che vista la chiusura di molte stazioni, dovremmo considerarci fortunati a veder sopravvivere questa; purtroppo però da parte dell’Amministrazione non pare esserci molto interesse verso questa infrastruttura, vista l’incuria in cui versa l’area”.
“Sotto il cavalca ferrovia lato mare per esempio, da un anno e mezzo è guasto il faro che dovrebbe illuminare la strada di accesso alla stazione, e le erbacce lungo la strada di accesso sono diventate ormai alte abbastanza per nascondere una macchina, per non parlare di un fico che è cresciuto sulla murata del cavalca ferrovia, compromettendo, probabilmente, la struttura – spiegano – ma non solo, c’è anche una casa abbandonata diventata luogo di riparo per presenze sospette. Le cose non migliorano dalla parte verso monte dove i cassonetti del sudicio sono sempre maleodoranti e il parcheggio di auto e motorini rimane poco illuminato”.
“Il 19 dicembre 2012, dopo una lettera di protesta di residenti e pendolari, il sindaco Alessandro Del Dotto promise un potenziamento condiviso della stazione assieme a Ferrovie dello Stato e Regione, impegnandosi ad incontrare questi soggetti per «mettere nero su bianco gli impegni reciproci» – ricordano Passaglia e Staccioli – ma non solo, Del Dotto raccontò anche di come il Comune fosse «al lavoro per fare della zona il punto centrale del trasporto pubblico locale (autobus e taxi) che colleghi il versante marittimo all’entroterra» e di come l’Amministrazione volesse «una valorizzazione seria e costante sia in ragione dei servizi necessari ai pendolari, studenti e lavoratori, sia di quelli ai turisti che scelgono, in numero sempre maggiore, la nostra terra e hanno dunque bisogno di un’adeguata accoglienza»”. “Ecco, tutti questi discorsi si sono rivelati dopo più di un anno niente più che semplici proclami fatti per rabbonire cittadini – concludono – ne approfittiamo quindi per ricordare al Sindaco le sue parole e l’impegno preso, sperando che stavolta sappia dargli un seguito concreto”.

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