Ve la immaginate una squadra di calcio con Buffon tra i pali, Lahm a guidare la retroguardia, Pirlo e Schweinsteiger che signoreggiano a centrocampo e innescano due temibili sfondareti come Balotelli e Cavani? Una squadra da sogno, indubbiamente. Formata da tutti quei giovani che sono passati dal Torneo di Viareggio e che da domani, in Brasile, si contenderanno la Coppa del Mondo.

Prendiamo la nazionale italiana allenata da Cesare Prandelli: dei 23 azzurri convocati per il Mondiale sudamericano ben 18 sono stati “battezzati” in giovane età dalla Coppa Carnevale prima di diventare calciatori professionisti. Ma tra i talenti lanciati dal Cgc Viareggio, la società che organizza il torneo ininterrottamente dal 1948, non ci sono solamente alfieri del calcio nostrano.

Corre l’anno 2002 – guarda caso, c’erano pure i Mondiali… – e allo stadio dei Pini è in programma nei primissimi giorni l’affascinante sfida tra Roma e Bayern Monaco: i tedeschi daranno un grosso dispiacere ai capitolini vincendo 2-1. Merito anche di due promettenti ragazzi, il difensore Philipp Lahm e il centrocampista Bastian Schweinsteiger, chiamati adesso a guidare la nazionale di Joachin Löw verso una vittoria che manca oramai dal 1990.

Foto Cgc Viareggio
Foto Cgc Viareggio

Trascorrono quattro anni: l’affermazione della formazione uruguayana della Juventud de Las Piedras a Viareggio precede di pochi mesi il trionfo azzurro ai Mondiali in Germania, il cui artefice è proprio un viareggino, Marcello Lippi. È in quella circostanza che alcuni osservatori notano un giovanotto proveniente da quel fazzoletto di terra incastrato tra Brasile e Argentina. Si chiama Édinson Cavani e poco male se nei tabellini ufficiali il cognome viene storpiato in Cabani: oggi tutti sanno scriverlo correttamente, non fosse altro che in Italia ha incantato con le maglie di Palermo e Napoli e che i sogni di gloria dell’Uruguay passeranno anche dalla sua capacità realizzativa.

Non è tra le favorite per la vittoria finale, ma sarà comunque una nazionale tutta da seguire, la Svizzera multietnica: si sono assicurati un posto nelle convocazioni del ct Hitzfeld l’esterno difensivo Reto Ziegler, alla Coppa Carnevale con la maglia del Grasshopper Zurigo, e il centravanti di origini bosniache Haris Seferović, finalista nell’edizione 2011 con la Fiorentina. Pronto a recitare il ruolo da outsider è invece il Belgio giovane, inesperto e sfrontato: il terminale offensivo è Romelu Lukaku, centravanti dell’Everton di origini congolesi che al Torneo di Viareggio segnò un gol nell’edizione 2009 difendendo i colori dell’Anderlecht.

Tra le selezioni africane occhio alla Nigeria del laziale Ogenyi Onazi, transitato dal Torneo con i biancocelesti, e al Ghana del parmigiano Afriye Acquah, in luce a Viareggio nel 2010 – ah, un altro anno nel segno dei Mondiali – con il Palermo, il sempre temibile Messico proverà a superare lo scoglio della fase a gironi affidandosi anche ad Héctor Moreno, centrocampista che ha partecipato alla Viareggio Cup con il Pumas Unam.

Tante storie, svariate nazionalità ma un solo comune denominatore: la partecipazione a uno dei tornei di calcio giovanili più prestigiosi al mondo.

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