ROMA. “Ancora non la conosciamo nel dettaglio, d’altra parte il testo definitivo non c’è, ma quello che emerge già non ci piace: la riforma della pubblica amministrazione di Renzi sembra preparare il terreno a una bella infornata di amici e amici degli amici negli enti locali e nelle partecipate. Insomma, nemmeno Renzi resiste al tic clientelare della vecchia sinistra”. Lo dichiara in una nota la deputata versiliese Deborah Bergamini, responsabile comunicazione di Forza Italia, sottolineando che “il premier ha deciso di smantellare i vincoli di razionalizzazione introdotti dal governo Berlusconi, con la riforma Brunetta, e sfornare una serie di ‘aiutini’ per sindaci, signorotti e potenti locali”.

“Pare che il governo voglia fare retromarcia sull’eliminazione dei requisiti curriculari richiesti per i componenti di staff, ma cade il divieto di assumere per i Comuni che destinano al personale più del 50% della spesa totale e viene triplicata la quota possibile di dirigenti a tempo determinato: dal 10% al 30% dell’organico. In poche parole – conclude -, il contrario di quei risparmi tanto sbandierati dal premier. E così, i cittadini torneranno a pagare il prezzo di mancette elettorali e favori vari”.

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