VIAREGGIO. “Chissà se la Corte dei Conti, quando ha fissato la data del 14 luglio quale termine per le controdeduzioni del Comune di Viareggio alla bozza di deliberazione della Sezione Regionale di Controllo, ha pensato alla ricorrenza dello scoppio della Rivoluzione francese. Molto probabilmente no, ma a leggere quanto hanno scritto i magistrati contabili – a dire il vero – l’ombra della ghigliottina si intravede allungarsi sulle mura del palazzo”. Lo afferma Massimiliano Baldini, capogruppo consiliare del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago.

“Infatti, la relazione comunicata all’ente è tanto chiara quanto dura nell’affermare che ‘già dall’esercizio 2006 (deliberazione 47/2008) il controllo ha evidenziato la presenza di un disavanzo di amministrazione al termine dell’esercizio e che, se si esclude l’esercizio 2007, gli esercizi successivi si sono conclusi con l’accertamento di disavanzi di amministrazione sempre consistenti per i quali si richiamano le deliberazioni della Corte n. 90/2010, n. 173/2011, n. 193/2012 e n. 63/2013. Evidenziandosi così elementi sintomatici di situazioni di dissesto o pre-dissesto che fanno emergere ulteriori dubbi sulle condizioni strutturali del bilancio e sulle sue possibilità di tenuta nel lungo periodo. Problematiche evidenziate anche con la delibera 104/2012 che indicava le misure correttive specifiche che venivano richieste’. Più chiari di così…

“Del resto, e a riprova che il problema non è certamente una novità, in campagna elettorale tutti avevamo detto che una volta insediati avremmo fatto certificare il bilancio. ‘Mica avremmo fatto l’errore di Lunardini’, si diceva.
Ma la politica viareggina fa molta fatica a capire che amministrare significa fare i ragionieri e far tornare i conti: preferisce gli annunci, i sorrisi, gli apericena, il facile consenso. E anche Betti ha finito per fare lo stesso trastullandosi in giro per il mondo e alle cerimonie con la fascia tricolore.

“Noi siamo fra coloro che al tema dei conti ha sempre fatto attenzione, richiamando a più riprese la necessità di uno sforzo comune nell’interesse della città. Sforzo comune sollecitato anche da altri autorevoli rappresentanti della comunità. Penso ai rappresentanti delle categorie economiche, penso al senatore Pieraccini nel corso dell’orazione per il 25 aprile, alla senatrice Granaiola anche in questi giorni. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

“Ma, visto l’atteggiamento tenuto da questa giunta e da questa maggioranza nel corso di questi mesi e il tempo ingenuamente perduto, il ritardo pare ormai incolmabile rendendo impossibile, di fronte al susseguirsi di atti di richiamo e contestazione formale della magistrura contabile, qualsiasi ipotesi di sostegno.

“Se al 10 luglio, dopo l’ennesimo richiamo della Corte dei Conti, l’amministrazione Betti non ha ancora fornito nemmeno uno straccio di documento che testimoni in che modo intende far fronte al bilancio comunale, come si può pretendere che i consiglieri comunali tutti si facciano carico di responsabilità personali al buio votando atti dei quali non conoscono minimamente i contenuti. Se questa amministrazione vuole continuare ad offrire brioches al popolo affamato è giunta l’ora della ghigliottina”.

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