VIAREGGIO. Ci sono uno stabilimento balneare, le maschere di un carro e un comitato rionale. Sembra l’incipit di una barzelletta in salsa viareggina, e invece sono i protagonisti di una bella storia di Carnevale legata alla Notte delle Maschere di sabato prossimo, evento autofinanziato da alcuni carnevalari e co-organizzato con Fondazione Carnevale e Comune.

Gli eroi in questione sono il Bagno Aretusa, il Rione Campo d’Aviazione e i figuranti della costruzione di prima categoria “La penisola sommersa” dei fratelli Bonetti. Che poco meno di un mese fa, ritrovatisi sotto un ombrellone, hanno deciso di partecipare mano nella mano al corso mascherato in versione estiva che si svolgerà tra una settimana esatta. E non sarà un semplice cameo: il gruppo sfilerà nelle vesti di complesso d’apertura. Un magnifico connubio nel nome di Burlamacco.

Foto Vt
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Il Rione Campo d’Aviazione ha messo a disposizione la pedana aggregativa con cui ha sfilato in inverno sui viali a mare: “Sarà modificata e addobbata con ombrelloni, reti e galleggianti per ricordare il tema del mare”, spiega il vicepresidente del comitato rionale Alessandro Capparelli. Il soggetto della mascherata è “Viareggio nella bua”, chiara allusione in vernacolo alle ristrettezze economiche che sta fronteggiando la città e con lei la sua manifestazione più rappresentativa: gli uomini saranno vestiti da bagnini con canottiera e pantaloncini rossi, le donne in abito bianchi e neri – i tre colori di Burlamacco – per salvare il Carnevale risucchiato in acque tempestose. A terra le maschere del carro dei Bonetti indosseranno una versione estiva dei loro magnifici abiti per offrire un suggestivo effetto cromatico e scenografico. Al corteggio parteciperanno oltre 100 figuranti, tra cui alcuni clienti del Bagno Aretusa.

“È la prima volta che un rione, un bagno e le maschere di un carro si uniscono per un progetto comune legato al Carnevale estivo”, racconta Renzo Pieraccini, ex vicepresidente della Fondazione Carnevale, uno dei pilastri degli Amici di Burlamacco. “Tutto questo è merito di un’edizione del Carnevale estivo diversa da quelle degli ultimi anni, nata dal basso e promossa dalla nostra associazione, dal movimento I Carnevalari e dai carristi con le loro maschere”.

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Ma la chiave di lettura è il coinvolgimento dei viareggini e delle categorie economiche, soprattutto degli albergatori: “Se opportunamente sollecitata, la città risponde positivamente”, è l’opinione di Maria Gallo, ex consigliera della Fondazione Carnevale e anche lei esponente degli Amici di Burlamacco. “Senza questa partecipazione cresciuta di giorno in giorno, senza questa presa di coscienza dell’importanza della manifestazione sarebbe stato quasi impossibile mettere in piedi un Carnevale estivo da 13mila euro. E vorrei ricordare che hanno contribuito anche attività di Forte dei Marmi, Lido di Camaiore, Massarosa e persino Livorno”.

“Abbiamo coinvolto i clienti del nostro stabilimento balneare, anche quelli che provengono da fuori regione, per far toccare con mano l’idea di vivere il Carnevale da assoluti protagonisti”, sono le parole di Nicola Romani del Bagno Aretusa. Che poi si sbilancia: “Non escludo che questa collaborazione possa essere riproposta anche in futuro per i corsi invernali”. Già: se l’esperimento dovesse funzionare, perché fermarsi?

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