VIAREGGIO. Traguardo importante – oggi è la puntata numero 50 – per DA UOMO A UOMO, la rubrica di Versiliatoday dedicata alla sessuologia, all’andrologia e all’urologia, curata dal dottor Luca Lunardini.

 

TRANSGENDER, TRAVESTITISMO, CROSDRESSER… ORIENTIAMOCI UN PO’

 

Una decina di giorni fa “uscimmo” con una edizione straordinaria del nostro DA UOMO A UOMO per affrontare, sulla scia della attualità di cronaca, il tema, certamente particolare, la questione del CAMBIO DI SESSO. Abbiamo affrontato, in quell’occasione, la questione dell’IDENTITA’ DI GENERE. Concludemmo la puntata dicendoci come fosse importante differenziare i disturbi dell’identità di genere, da altre situazioni, ben diverse, che, tuttavia, abbastanza spesso nel pensiero comune, si tendono erroneamente a sovrapporre. Mi riferisco all’omosessualità, al travestitismo, bisessualità ecc.

Per orientarsi tra questi termini, ultimamente di gran diffusione e spesso usati a sproposito (proprio dalla non conoscenza talvolta può derivare la discriminazione) e soprattutto per tentare di capire il vissuto personale che si cela dietro la mera etichetta è opportuno partire ( o meglio ripartire, visto che l’argomento è già stato parzialmente affrontato nella puntata precedente) dalla comprensione di una fondamentale distinzione esistente fra identità di genere, sesso biologico e orientamento sessuale.

Per IDENTITÀ DI GENERE (ricordiamolo) ci si riferisce all’auto-percezione di un individuo come maschio o femmina. Rappresenta, insomma, il genere con cui ciascuno di noi si identifica.

Trattandosi di auto-percezione l’identità di genere non va confusa con il SESSO BIOLOGICO o genetico che può essere generalmente definito come sesso fisico (maschio o femmina) che l’individuo ha in sorte al momento della nascita.

travestitismo

L’ORIENTAMENTO SESSUALE rappresenta infine l’attrazione erotica per maschi, femmine o entrambi.

Concetti diversi sono:

• l’OMOSESSUALITÀ ove l’individuo, pur manifestando comportamenti caratteristici del sesso opposto, non ha il desiderio né la convinzione di appartenere al sesso opposto (ricordate la precedente puntata sull’identità di genere?) né ha alcuna intenzione di intervenire per modificare i propri caratteri ed attributi sessuali. Per capirsi l’L’omosessuale maschio (gay) è un uomo (sesso biologico=maschio) che si sente un uomo (identità di genere=maschile) attratto eroticamente, in prevalenza o esclusivamente, da uomini. L’omosessuale donna (lesbica) è una donna (sesso biologico=femmina) che si sente una donna (identità di genere=femminile) attratta eroticamente, in prevalenza o esclusivamente, da donne.

Oggi lo diamo per scontato ma è solo nel 1974 che, su invito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’American Psychiatric Association ha deciso di eliminare l’omosessualità dall’elenco dei disordini mentali, mentre tale termine è stato eliminato anche dal Manuale Diagnostico e Statistico dei disordini Mentali solo a partire dalla terza edizione (DSM III, 1980). Alla buon ora!

 

TRANSGENDER il termine comprende quelle persone che in parte o totalmente possono assumere fattezze o comportamenti caratteristici del sesso opposto, dai trans a chi, magari per semplice provocazione, mima caratteristiche del sesso opposto. Il transessuale male to female (che transita cioè da maschio a femmina) è un uomo (sesso biologico=maschio) che si sente una donna (identità di genere=femminile) ed è attratto eroticamente da uomini, se è gay, da donne se è eterosessuale o da entrambi se è bisessuale.

Il transessuale female to male (che transita cioè da femmina a maschio) è una donna (sesso biologico=femmina) che si sente un uomo (identità di genere=maschile) ed è attratta eroticamente da donne, se è lesbica, da uomini se è eterosessuale o da entrambi se è bisessuale.

 

· A puro scopo informativo va precisato che il transessualismo, pur ritenuto da diversi studiosi ad eziologia biologica, va distinto da altre condizioni strettamente genetiche e ormonali che sono più propriamente definite di INTERSESSUALITÀ. Citiamo quali esempi significativi la SINDROME DI KLINEFELTER, condizione di intersessualità genetica che colpisce i maschi che possiedono una composizione cromosomica XXY, e che determina infertilità in adolescenza, riduzione massiva di peli corporei e sviluppo di caratteristiche sessuali secondarie femminili come il seno e l’ERMAFRODITA che è invece un individuo che possiede organi sessuali sia maschili che femminili.

• Nel TRAVESTITISMO (oggi si preferisce utilizzare il termine CROSSDRESSER) non vi è alcun serio tentativo di acquisire identità o comportamento del sesso opposto, ma solo il piacere di apparire come persona dell’altro sesso.

• Ancora diverso è il FETICISMO DA TRAVESTIMENTO in cui un individuo, solitamente maschio, prova eccitazione sessuale in un rapporto eterosessuale manipolando o indossando indumenti tipici dell’altro sesso e limitandosi esclusivamente a tali situazioni. In questo caso, quindi, l’uomo non sta cercando una persona dello stesso sesso, non è quindi omosessuale (ma può essere bisessuale) e, contrariamente al transessuale, sente come “congruente” la sua sessualità con quella derivante dalla sua anatomia; il travestirsi, insomma, è messo in atto al solo scopo di procurarsi eccitazione sessuale.

• La BISESSUALITÀ, infine, è intesa come un complesso delle caratteristiche personali e dei fenomeni relativi alla scelta di vivere relazioni affettive, di intimità e sessuali con partner sia del proprio che dell’altro sesso biologico. La bisessualità non coinvolge l’identità di genere; la persona vive in modo soddisfacente la propria appartenenza al genere maschile o femminile e non ha alcuna intenzione di intervenire per modificare i propri caratteri e attributi sessuali.

Abbiamo provato a afre chiarezza in un mondo che è peraltro fatto di sfumature e facili leggende. Speriamo di esserci in parte riusciti. Nella prossima puntata affronteremo gli aspetti medico-chirurgici del cambio di sesso.

 

LA FRASE DEL GIORNO: “…Io appartengo all’unica razza che conosco: quella umana…”. Albert Einstein

 

 

 

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Il DR. Luca Lunardini è Medico-Chirurgo, Specialista Urologo con incarico di Alta Specializzazione in Andrologia, è dirigente medico presso la Unità Operativa di Urologia della A.S.L. 12 Versilia.

Membro della società italiana degli Urologi Ospedalieri e della Società Italana di Andrologia, ha fatto parte della Commissione Oncologica Nazionale del Ministero della Salute ed è stato Presidente della Sezione Provinciale di Lucca della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.

Il Dr. Lunardini è contattabile per qualsivoglia approfondimento via email al seguente indirizzo: [email protected]

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