FORTE DEI MARMI. Quando Cesare Arzelà, capitano del Real Forte Querceta, si presenta dai giornalisti la prima sensazione è di aver sbagliato posto. Quel ragazzo dalla pelle color ebano, dalla lunga chioma schiarita dai colpi di sole e dagli occhi azzurri sembra più un asso della tavola da surf che del pallone. Sensazione errata: oggi contro il Castelfiorentino ha buttato il pallone in fondo al sacco per ben tre volte.

Per farla breve: tre dei quattro gol messi a segno dai bianconerazzurri portano la sua firma. “Una giornata bellissima. Abbiamo un po’ sofferto, ma è pur vero che le squadre forti si vedono quando riescono a vincere come abbiamo fatto noi contro il Castelfiorentino. E naturalmente si lavora meglio dopo aver conquistato i tre punti”.

Il capitano dell’undici versiliese ha qualche sassolino da togliersi dalle scarpe, anzi, dagli scarpini che gli hanno regalato questa tripletta indimenticabile: “Nei giorni scorsi ho letto su un giornale che avevo litigato con il mister e che ero in procinto di andarmene. Ma non è andata così, non ci sono mai stati problemi. Ero solo arrabbiato domenica scorsa dopo la sostituzione, del resto un giocatore vorrebbe rimanere sempre in campo. Tutto a posto”.

Vannucchi, intanto, lo prende bonariamente in giro: “Facile quando dietro c’hai Vannucchi, eh…”, gli sussurra. In effetti, il terzo gol è stato merito dell’intuizione del fantasista. “Per vincere servono tanti giocatori e tanti campioni. Mi sembra giusto avere una rosa lunga”.

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