VIAREGGIO. “L’assemblea congiunta degli iscritti ai circoli SEL prende atto della situazione di dissesto del Comune di Viareggio e, coerentemente con la propria posizione a riguardo più volte espressa, voterà favorevolmente la delibera ma chiede che contestualmente il sindaco si presenti dimissionario in occasione del medesimo consiglio comunale per dare un reale segno di discontinuità: se ciò non avvenisse presenteremo immediatamente tramite i nostri consiglieri una mozione di sfiducia al sindaco stesso”. Lo affermano i circoli”Viareggio territoriale” e “Libertà è partecipazione” di SEL.

“Se la responsabilità di aver portato la città al dissesto appartiene al passato, l’attuale Amministrazione, manifestando ritardi e incertezze e compiendo alcune scelte sbagliate, si è dimostrata inadeguata alla gravità della situazione.

La dichiarazione di dissesto, a nostro parere inevitabile, richiede una capacità di governo che non riscontriamo in questa Amministrazione. 
SEL, pur avendo partecipato convintamente alla coalizione di centro-sinistra che ha portato alla elezione del Sindaco Leonardo Betti, è uscita otto mesi fa dalla maggioranza, non solo per il grave atto compiuto dal Sindaco nei confronti della nostra esponente, ma soprattutto perché già si evidenziavano le divergenze programmatiche nel governo della città poi manifestatesi in modo sempre più chiaro. Di fronte all’inadeguatezza di questa Amministrazione oltre un mese e mezzo fa chiedemmo l’azzeramento della giunta e la predisposizione di un nuovo programma di governo; non per avere incarichi, che avevamo già rifiutato, ma perchè consapevoli che solo una svolta radicale nell’azione amministrativa poteva salvare la consigliatura. Come spesso è accaduto in questi 16 mesi di Amministrazione Betti, abbiamo registrato solo annunci e dichiarazioni contraddittori ma nessun atto di governo concreto, anzi abbiamo visto pericolosi sbandamenti su molti temi.

Poiché riscontriamo che ad oggi la dichiarazione di dissesto non è accompagnata dall’indicazione delle scelte di governo della città (che nel nuovo contesto determinatosi con il dissesto, debbono essere definite con grande chiarezza per consentire alla città di perseguire un risanamento che eviti la svendita dei beni comuni fondamentali ed azioni di macelleria sociale), chiediamo al Sindaco di presentarsi dimissionario al consiglio comunale di giovedì, in modo che si possa chiudere una pagina di vita amministrativa per aprirne una nuova entro i venti giorni previsti dalla legge, caratterizzata sia da una nuova giunta con capacità ed efficacia all’altezza della nuova sfida, sia soprattutto da un programma di governo ridisegnato sulla situazione di dissesto, capace di far riscattare la città. A questo punto, non riteniamo più accettabili altre soluzioni, perché crediamo che la città abbia bisogno esattamente di quello che le dimissioni comportano: un tempo circoscritto (venti giorni) per trovare soluzioni e la massima trasparenza dell’operazione
Chiediamo questa svolta radicale convinti che se il Sindaco non si dimostrasse all’altezza della sfida, allora, nell’interesse della città è meglio andare il più presto possibile al voto.

Oggi i tempi sono scaduti, non si può indugiare in giochi e giochetti: a noi stanno a cuore la città, le fasce più deboli della popolazione, le scelte di equità e le priorità che solo la Politica, se esercitata per il Bene Comune, può fare anche nel rapporto con i commissari governativi. Ma servono un’autorevolezza e una competenza che oggi non registriamo”.

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ultimo aggiornamento: 01-10-2014


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