VIAREGGIO. Durante uno dei numerosi servizi di controllo del territorio, gli uomini del Commissariato di Viareggio hanno intercettato due soggetti a bordo di una autovettura rubata mentre transitavano impunemente in via Mazzini. Il controllo ha permesso di constatare che la vettura – una Fiat Panda – era stata rubata nel maggio scorso all’esterno della Stazione Ferroviaria di Pisa.

Durante le operazioni di controllo, all’interno del portabagagli dell’autovettura, sono state rinvenute due borse di plastica contenenti ciascuna una scultura in bronzo: la prima raffigurante un cavallo e la seconda una figura femminile seduta.

I malviventi hanno tentato maldestramente di giustificare il loro possesso, adducendo come scusa di averle acquistate da un non meglio indicato uomo di mezza età di Pisa. La presenza dei due oggetti, apparsi immediatamente di pregiata fattura, ed i precedenti di polizia dei soggetti fermati hanno fatto subito insorgere il sospetto che si potesse trattare di opere d’arte rubate, nonostante fossero incartate come sacchi di patate.

Gli agenti hanno quindi avviato le opportune verifiche volte ad accertarne l’effettiva provenienza ripercorrendo passo dopo passo la “vita” delle sculture.

Le indagini, infatti, permettevano di risalire alla nota fonderia di Forte dei Marmi dove l’artista aveva forgiato una delle due statuette con la tecnica della cera persa. Si è potuto così dare un nome all’opera raffigurante il cavallo che risultava essere “Prehistoric Horse” di Stanley Bleifeld: la scultura risulta essere stata trafugata nel mese di ottobre, insieme ad altre due statue in bronzo, da un’abitazione camaiorese di proprietà della vedova del noto scultore americano.

Dalla denuncia sporta dalla donna risultava però che le opere trafugate erano tre. Anche alla seconda statuetta rinvenuta si poteva quindi dare un nome ed un autore: si trattava infatti dell’opera “Batsheva” di Mario Parri. La terza, ancora mancante all’appello, denominata “The Dr. & Patient”, risultava essere anche questa dell’artista Stanley Bleifeld.

In breve la determinazione degli investigatori è stata premiata in quanto, su un sito di vendite online, si è scoperto che l’opera era stata acquistata in buona fede e con regolare contratto da una donna italiana per la modica cifra di 100 euro. Una volta contattata, quest’ultima ha restituito il manufatto.

È stato così possibile indagare per il reato di ricettazione in concorso un uomo camaiorese di 56 anni, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio in particolare per furti, ricettazione, estorsione, evasione e la sua complice di 33 anni, anche lei di Camaiore, pregiudicata per reati contro il patrimonio in particolare furti, furti con destrezza e stupefacenti.

Le opere d’arte sono attualmente custodite presso gli uffici del commissariato in attesa di essere restituite alla legittima proprietaria la quale, seppur residente all’estero, non ha mancato di manifestare il plauso per la brillante operazione che ha permesso di recuperare opere d’arte di indubbio valore economico oltre che affettivo e culturale per chi le possedeva e per chiunque ne possa godere nelle esposizioni ad esse dedicate.

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ultimo aggiornamento: 23-12-2014


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