VIAREGGIO. Il consiglio d’indirizzo e il consiglio d’amministrazione del Festival Puccini fanno quadrato attorno alla figura della presidente Adalgisa Mazza e rompono il silenzio dopo le polemiche degli ultimi giorni sul futuro del festival delle opere liriche e della sua fondazione.

“Il cdi, in regime di ‘prorogatio’, e il cda, nel pieno dei suoi poteri, nel pensare ad una riorganizzazione sia della parte comunicazione-stampa-marketing – il contratto della responsabile è scaduto a fine dicembre 2014 – e del settore artistico, non possono certamente essere stati mossi da criteri di aumento della spesa”, si legge in una nota. “Non solo il buon senso, di cui difetterebbero i consiglieri nella situazione economica in cui versa il Comune, ma neppure lo stretto contatto che esiste tra la presidente Adalgisa Mazza e il commissario prefettizio Valerio Massimo Romeo, e dunque il sostanziale accordo nelle gestione economica, permetterebbero maggiori costi interni”.

Ecco qualche cifra. “Per direzione-segreteria artistica si parte dal 2011 con un costo complessivo di 139.329,08 euro, si arriva a 107.834,33 nel 2012, si risale a 140.278,85 nel 2013 – i nuovi organismi si sono insediati a festival concluso – e si scende a 101.360,68 lo scorso anno, con la gestione Mazza: è il dato più basso del quadriennio. La riorganizzazione per il 2015 e 2016, seguendo il progetto artistico di Daniele Deplano, riguarda gli incarichi e le persone con cui collaborare, ma non comporta una lievitazione della spesa. Il progetto è ancora in discussione, ma si prevedono ulteriori sostanziali risparmi.

GRAN TEATRO“Stesso criterio del risparmio è stato adottato per l’ufficio stampa, la grafica e affini. Si parte da 79.205,51 euro per il 2011, 58.010 per l’anno 2012, 71.333,42 per il 2013 e si scende di nuovo a 57.003,33 per il 2014, con i nuovi organismi. La riorganizzazione di tutto il settore, anche in questo caso, non potrà essere più onerosa, semmai il criterio sarà quello dell’ottimizzazione.

“Con questo non vogliamo dire che la Fondazione Festival Pucciniano non abbia da risolvere due nodi cruciali per la sua sopravvivenza, non da oggi ma almeno da alcuni anni, come il completare la ripatrimonializzazione, procedura amministrativamente completata e per la finalizzazione della quale c’è piena sintonia con il commissario straordinario il quale inoltre sta lavorando anche ad un tavolo con la Regione Toscana e la Provincia di Lucca per concretizzare l’assegnazione per l’importo di estinzione dei mutui del teatro che il presidente Rossi ci ha confermato anche in questi giorni.

“Il cda e il cdi, insieme alla presidente, stanno lavorando, intensamente e gratuitamente, per mettere in sicurezza il festival lirico, prima che la Fondazione stessa. E non crediamo che il baratro o il capolinea siano auspicabili da invocare – non certo per interesse dei membri di tali organismi, ma per la sopravvivenza della manifestazione stessa che, vogliamo ricordare ce ne fosse bisogno, è dedicata al più grande e rappresentato compositore del melodramma di tutti i tempi”.

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ultimo aggiornamento: 19-01-2015


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