CAMAIORE. Le sorprese del Monte Gabberi non sono finite. Dopo la scoperta delle incisioni dei pennati, il Gruppo Archeologico, seguendo il suggerimento della Dott.ssa Anna Maria Tosatti, delegata della soprintendenza regionale, ha proseguito le ricerche nell’area posta sopra Greppolungo al fine di ricostruire l’antica viabilità in relazione al recente ritrovamento. In tale occasione alcuni soci del sodalizio camaiorese hanno potuto rilevare, a distanza di circa 500 metri in linea d’aria dal masso dei Pennati, su alcune pareti rocciose verticali e non lontano dal sentiero che da Greppolungo raggiunge la località del Col del Mangano, altre due interessanti incisioni rupestri.

“La prima incisione – spiega il gruppo – è posta su di un masso calcareo verticale e sembra rappresentare un piccolo pesce con dimensioni di cm. 15 per 2,5. La seconda incisione, posta a pochissima distanza dalla prima, raffigura una forma non proprio ben definibile o per lo meno somigliante ad un pesce, di dimensioni notevolmente maggiori rispetto all’altra, ed esattamente cm. 80 per 15. Della scoperta è stata avvertita immediatamente la Soprintendenza archeologica per il necessario sopralluogo che servirà a comprendere meglio l’importanza di questa nuova scoperta, oltre che la valenza archeologica di questa parte di territorio, fortemente interessato dalla frequentazione dei liguri-apuani, sconfitti nel 180 e 155 a. C. dall’esercito romano e poi deportati in massa presso Benevento ed esattamente nella località di Circello. Del resto, per renderci conto della presenza di questo fiero popolo che abitò le nostre montagne e sufficiente ricordare i ritrovamenti dei loro villaggi, necropoli e incisioni sulle alture apuane. Già sul vicino Monte Lieto, sotto il M. Gabberi, alla Torricella, vicino a Campallorzo e al Passo del Lucese si sono rinvenute le tracce di abitati e punti di avvistamento. Ed infine non dimentichiamo la necropoli con tombe a cassetta tipica dei liguri-apuani rinvenuta alla Serra presso Vado negli anni cinquanta, nonché la Grotta della Fibula sotto Metato. Tutte queste testimonianze ci offrono interessanti dettagli sulla vita degli antichi apuani che restano comunque un popolo misterioso e affascinante ancora da scoprire”.

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