CAMAIORE. “Il Comitato paesano di Valpromaro, prende atto con sorpresa, meraviglia e preoccupata curiosità della tempestiva istallazione del box rosso della corrispondenza presso l’ufficio postale del paese. Un evento inaspettato e ormai insperato considerando le pluriennali richieste rivolte presso tutte le sedi territoriale, provinciali, regionali e nazionali dell’amministrazione postale, dal Comitato stesso e dai Comuni di Camaiore e Massarosa nella persona dei Sindaci”.

“Ravvisiamo – scrive il Comitato paesano di Valpromaro -tuttavia l’incompletezza degli interventi richiesti in ultima sede lo scorso gennaio, quando nella nostra missiva alla sede provinciale di Poste, si faceva domanda dell’installazione presso la sede dell’ufficio postale di Valpromaro di uno sportello ATM, che evidentemente è rimasto in alcuni magazzini dell’azienda. Di estremo interesse è poi la tempistica con la quale accade tutto questo; a distanza di tre mesi esatti dall’annuncio di chiusura di innumerevoli uffici postali su tutto il territorio nazionale, di una drastica riduzione nei giorni di recapito della corrispondenza su larghe zone rurali e montane del Paese, e a poco più di un mese e mezzo dall’atto più alto della nostra protesta, il Consiglio Comunale straordinario e congiunto del 23 marzo.
Ci troviamo ancora una volta in una situazione imbarazzante, preoccupante e sicuramente molto grave. Nel bel mezzo di una sospensiva del provvedimento dal chiaro risvolto elettorale, fatto questo di grande rilievo, che la dice lunga sui metodi dell’azienda Poste, il nostro ufficio, dal destino ancora incerto, vede dopo anni un intervento di miglioramento della sua dotazione”.

“Un segnale contrastante che non sposta in nessun modo il piano su cui questa battaglia deve proseguire e deve rafforzarsi proprio in questi giorni che ci condurranno a fine mese alle elezioni regionali.  Abbiamo ancora da spedire i reclami della popolazione. Dobbiamo sostituire il tricolore ormai a brandelli sul muro dell’ufficio. Ma possiamo fare di più con l’urgenza di bucare lo schermo dell’indifferenza e della comodità ingenerata dalle decisioni estemporanee di un’azienda irresponsabile e autoritaria.  Proponiamo che questo consiglio dia mandato ad alcuni dei suoi componenti di stilare un documento da proporre a tutte le forze che hanno preso parte alla protesta sul nostro territorio e alla rete dei comitati toscani che si è costituita tramite web. Chiediamo che in essa sia contenuta la proposta di una manifestazione regionale da svolgersi entro il mese di Maggio a Firenze sulla questione così da costringere la politica ad esprimersi.
Chiediamo infine che il consiglio dia mandato a un suo componente ed immediata eseguibilità all’invio alle più alte cariche dello Stato di una lettera appello per un intervento legislativo in merito alle prospettive dell’azienda Poste e al contrasto dell’arretramento dei servizi pubblici nei territori rurali e montani”.

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