VIAREGGIO. “L’altro giorno si è verificato l’ennesimo incidente, per fortuna senza gravi conseguenze, che ha visto un cicloamatore scontrarsi con un furgoncino a Torre del Lago: anche il problema della mobilità urbana e della sua sicurezza deve essere al primo posto nell’agenda di un sindaco. In particolare le biciclette, devono essere sinonimo di salute, ecologia, benessere e la città deve essere in grado di accoglierle e di premiare chi le usa, perché aiuta a non inquinare e ad alleggerire il traffico”. Lo scrive Filippo Antonini, candidato sindaco della coalizione di sinistra Viareggio Bene Comune.

“Io utilizzo da sempre e quotidianamente la bici per brevi e lunghi spostamenti in città: non è una passione sbocciata in campagna elettorale ma uno stile di vita che mi appartiene profondamente. E proprio per questo mi rendo conto che Viareggio non si può ancora definire una città amica delle bici e questo è paradossale, in quanto i viareggini che si spostano sulle due ruote, nonostante tutto, sono molti – le stime della Regione Toscana del 2012 parlano di 30mila utilizzatori – e la conformazione del territorio si presta.

foto Vt
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“Mancano dei collegamenti sicuri fra la periferia e il centro e ultimamente abbiamo visto non solo la passerella al molo diventare off limits per le bici, ma anche la costruzione del nuovo ponte girante e del secondo lotto dell’asse di penetrazione (e della rotonda finale), privi completamente di un’infrastruttura per le biciclette. Opere progettate e realizzate con investimenti milionari, che poi si scopre non essere a norma di legge! Alquanto bizzarra è anche la pista ciclabile sull’Aurelia fra il Varignano e Bicchio: spunta dalla rotonda dopo il passaggio a livello – una rotonda mai finita oltretutto, piena di avvallamenti, con i jersey sparsi di qua e di là – e in direzione contraria rispetto al senso di marcia, poi attraversa la strada in prossimità del semaforo di via dei Comparini e poi finisce lì, nel nulla.

“Noi della coalizione Viareggio Bene Comune crediamo che non sia così che si fanno le opere pubbliche. Bisogna tornare a progettare le infrastrutture con competenza e verificando “sul campo” i bisogni, insieme alle associazioni e alla cittadinanza.

“Nei giorni scorsi ho ascoltato con interesse l’associazione Fiab-Biciamici di Viareggio, durante un incontro col suo presidente Mario Andreozzi e credo che l’amministrazione comunale debba continuare a collaborare con questo tipo di realtà. Viareggio e la Versilia in generale, hanno delle grandi potenzialità da esprimere sul fronte del turismo e della mobilità sostenibili, della fruizione dei parchi cittadini, dell’accesso al mare. Occorre favorire l’integrazione treno-bici e creare una rete di servizi utili ai ciclisti, sia i residenti che i turisti”.

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