VIAREGGIO. “Viareggio, la più bella spiaggia del Mediterraneo, dorme i suoi sogni tranquilli e le sue manifestazioni di vita sono languide e rare. Ognuno dovrebbe comprendere quanta perniciosa sia la voce che corre in Viareggio, nelle bocche di molti e cioè che tanto il forestiero viene da se a questa spiaggia”: queste parole, più attuali che mai nella mentalità del settore turistico viareggino, sono tratte dal settimanale locale “La Realtà” e risalgono al 22 maggio del 1910.

“Sono lo specchio di un passato ancora influente sul presente”, osserva Filippo Antonini, candidato sindaco della coalizione di sinistra Viareggio Bene Comune. “Ma a noi sta il compito di cambiare il futuro e crediamo che Viareggio abbia le potenzialità di una grande città internazionale, che deve presentarsi come attrattiva per un turismo giovanile, capace di offrire grandi e piccoli eventi culturali, sportivi e musicali.

“Viareggio con il suo litorale, le sue pinete, il Carnevale, il Lago e il Festival Pucciniano, mostra solo alcune delle sue peculiarità, che oltre ad essere potenziate, devono essere affiancate ad altri eventi come la rinascita della vita serale sul lungomare (modello parigino?). Dare nuova vita alla pineta, al Piazzone e ai quartieri periferici con attrazioni culturali e commerciali, senza tralasciare le grandi feste estive e gli eventi promossi dai locali della movida versiliese.

“Per fare tutto ciò, crediamo che il punto di partenza sia da trovare nell’accoglienza del turismo giovanile e non, mettendoci alla pari con la maggior parte di tutte le città del mondo con la creazione a Viareggio del primo ostello della gioventù, una proposta portata avanti nel corso degli anni da Michelangelo Di Beo, oggi capolista di Repubblica Viareggino. Un ostello che sia capace di attirare un pubblico plurale, con abbattimento dei costi di soggiorno e con lo stile che caratterizza tutti gli ostelli del mondo. Un luogo di incontro, di scambio culturale, di turismo ecosostenibile, di promozione di una Viareggio che vuole ripartire alla grande. Molti sono gli spazi pubblici da poter utilizzare per tale scopo e tanti immobili presenti in città rispondono alle caratteristiche per fare questo senza dover costruire nuovi edifici e mantenendo quindi il principio di riconversione dell’esistente contro le nuove cementificazioni.

“Teniamo conto che a Viareggio siamo città turistica che ha una scuola come come l’Alberghiero che vanta ottimi studenti che escono preparati per il settore: dare loro la possibilità di gestire un ostello della gioventù sarebbe un progetto innovativo e mai visto in tutta Italia, con la collaborazione anche di altre scuole”.

(Visitato 53 volte, 1 visite oggi)

Carri sponsorizzati e meno sfilate, le idee di Giorgetti per il Carnevale di Viareggio

Le liste civiche di Massimiliano Baldini alla sala mensa del Polo Nautico