VIAREGGIO. “In questi giorni si parla tanto di Scuola, di “Buona Scuola” e della necessità, oltre che di privilegiare merito e autonomia, di stabilizzare centinaia di migliaia di precari. Quello dell’Istruzione è un settore complesso, fatto di tanti soggetti e di mille contraddizioni. Nell’ambito della Musica e delle Belle Arti, cito, per esempio il Cnam, il Consiglio Nazionale per l’Alta Formazione Artistica e Musicale, prima sciolto, poi ristabilito, poi messo nella condizione di non lavorare non convocandolo mai. 

Pensando poi al nostro territorio, a quello in particolare di Torre del Lago, trovo assurdo che ancora non sia stata istituita un’Università Musicale (tecnicamente Istituto di Alta Formazione Musicale), su Giacomo Puccini. Esiste attualmente un’Accademia del Pucciniano, ma io intendo un’Università vera, accreditata dal Ministero e con determinati requisiti”.

Lo scrive il maestro Alberto Veronesi,  candidato in consiglio comunale con Giorgio Del Ghingaro

Ciò contribuirebbe a cambiare il volto di Torre del Lago: porterebbe studenti tutto l’anno, favorendo il rilancio del territorio e delle sue attività commerciali. Tanti studenti sarebbero stranieri ed è quindi facilmente ipotizzabile che le famiglie, spesso molto abbienti, trascorrerebbero del tempo con loro, decidendo magari di fare qualche investimento sul territorio.

Grandi professori internazionali si alternerebbero in cattedra, facendo lezione nei luoghi dove Puccini è vissuto, e perché no, nelle Ville del Maestro, gli allievi migliori, dopo la laurea, effettuerebbero gli stessi Master all’interno del Festival di Puccini. 

Credetemi il Maestro Puccini ne sarebbe felice. 

Se sarò eletto nel Consiglio Comunale con Giorgio Del Ghingaro Sindaco si cambierà: si creerà l’Università Musicale Giacomo Puccini di Torre del Lago e richiameremo centinaia e centinaia di studenti da tutto il mondo, quegli stessi studenti che, affamati di musica, di una laurea italiana e di Puccini, se ne vanno oggi a Milano, a La Spezia, a Firenze, a Roma.

Concludo facendo un’osservazione: è davvero increscioso arrivare sul belvedere Puccini e notare, proprio di fronte alla casa del Maestro, così tanta incuria, tra cui spicca senz’altro lo stato di abbandono dell’immobile di Villa Caproni, soprattutto dopo il restauro della casa del Maestro realizzato a cura della nipote Simonetta. L’investimento operato dalla Fondazione per l’acquisto della Villa Caproni non può restare improduttivo. Un impegno prioritario sarà quello di cercare risorse e finanziamenti, anche stranieri, per ristrutturare l’immobile e creare proprio di fronte alla casa del Maestro una residenza per giovani musicisti italiani e stranieri desiderosi di specializzarsi e svolgere attività formative al fianco di un’importante istituzione come la Fondazione Festival Pucciniano.

Sarà questo un progetto per il quale chiederò al sindaco Del Ghingaro il massimo impegno, perché sono convinto che uno spazio come Villa Caproni possa essere una concreta opportunità per creare una stabile attività di formazione che veda impegnati anche i musicisti dell’orchestra e tutti i professionisti del Festival Puccini e che possa rappresentare per la Fondazione una importante fonte di risorse.

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