VIAREGGIO. Aprire un “tavolo sulla legalità nell’economia, contro le infiltrazioni malavitose e per il rispetto delle regole nel mondo del lavoro”: è la proposta che arriva da Massimiliano Bindocci, responsabile versiliese della Cgil provinciale.

“Lo scorso 16 giugno è stato approvato all’unanimità dalla Conferenza di Organizzazione della Cgil della Provincia di Lucca un ordine del giorno che richiama una grave vicenda accaduta nei locali della Camera del Lavoro di Viareggio il 19 aprile di due anni fa: alcuni sindacalisti, stando alle denunce, furono vittime di aggressione a mano armata con minacce, teniamo ad informarvi ed è in corso una procedura giudiziaria, in cui le Cgil provinciali di Lucca e La Spezia, nonché la Fillea Cgil di Lucca si sono costituite parte civile, al riguardo si sono già tenute due udienze presso il tribunale di Lucca, la preliminare il 15 Luglio 2014, ed una con le deposizioni dei testimoni dell’accusa. Il 15 Settembre prossimo si terrà la terza udienza che dovrebbe andare a sentenza.

“La vicenda si inserisce in un quadro che conferma che il tema del rispetto della legalità delle attività economiche e del rispetto delle regole del mondo del lavoro è attuale ed urgente anche in Versilia, ed il sindacato svolge un ruolo di primo presidio di legalità nei luoghi di lavoro.

“La Cgil ha insieme ad altre forze economiche e sociali organizzato una fiaccolata molto, partecipata su Viareggio sul tema della legalità, ove una delle tappe fu il Bar Fappani chiuso per motivazioni legate ad attività giudiziaria. Crediamo importante che si presti attenzione alla realtà delle imprese anche sul versante delle relazioni sociali, il tema delle infiltrazioni della criminalità nel tessuto economico locale e del problema del riciclaggio sono aspetti che spesso purtroppo non sono adeguatamente percepiti.

Foto Vt
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“Riteniamo anche necessario mettere a fuoco la durezza e la precarietà delle odierne condizioni di lavoro nel sistema di impresa anche locale, problematiche accentuate dal clima di ricatto occupazionale che attanaglia il mondo del lavoro e comporta la difficoltà ed a volte anche l’impossibilità di esercitare da parte delle lavoratrici e dei lavoratori ‘invisibili’, un civile potere di contrattazione su diritti fondamentali in vari settori produttivi.

“La questione si verifica nella media e piccola impresa in molti settori produttivi, ed anche nelle realtà degli appalti e dei subappalti sebbene già in anni passati erano stati sottoscritti protocolli di intesa, sopratutto nel settore edile con le parti datoriali ed alcune amministrazioni locali, alla presenza anche della Prefettura, tali protocolli andrebbero monitorati ed eventualmente valutata l’opportunità di farà altre intese come accade in altri territori con tessuti economici analoghi per monitorare ed al fine di ostacolare le infiltrazioni malavitose ed il riciclaggio combattere la concorrenza sleale, oltre che per migliorare le reali condizioni di lavoro in molti ambiti, anche se purtroppo il dramma occupazionale ha fatto passare in secondo ordine la qualità e la legalità del lavoro.

“Su questa materia come inserito anche negli accordi fatti con i vari comuni nell’ambito della contrattazione sociale vorremmo che si aprisse un tavolo per approfondire le tematiche su esposte e individuare delle soluzioni possibili”.

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ultimo aggiornamento: 12-07-2015


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