VIAREGGIO. Ci sono i gesti tecnici e quelli d’affetto. E chi l’ha detto che i secondi contano meno dei primi? Il rettangolo sabbioso del “Beach Stadium” è l’altro nemico da sconfiggere, assieme al Milano. Ma il Viareggio è aggraziato e famelico, con un cuore grande così, dove così è sinonimo di infinito.

La vittoria sui rossoneri (6-5), che fa seguito a quelle su Sambenedettese e Anxur Trenza per la classifica conta sì, ma sino a un certo punto. Aver raggiunto Terracina (ko con la Samb) in vetta al girone centro-nord della Serie A di beach soccer è l’ennesima conferma della bontà del lavoro di Stefano Santini. Domani (2 agosto) alle 18,30 il derby col Pisa per provare a completare l’opera, senza assilli.

La grinta del gruppo si combina perfettamente con la qualità dei singoli, a dispetto di una pioggia che non concede tregua. Il punteggio, impazzito, cambia di continuo. Ora è avanti Milano, ora Viareggio. Come un giro sulle montagne russe lungo trentasei minuti.

Capitan Marinai è il “Re Mida”: tutto ciò che tocca diventa oro, o gol, se preferite. Due quelli rifilati al Milano dopo i tre di venerdì con l’Anxur. Diagonale preciso e tocco geniale sul primo palo per condividere l’esultanza con quei tifosi che non abbandono la scena, nonostante il diluvio.

Quando poi i rossoneri provano a scappare, Di Palma tira fuori dal cilindro una rovesciata da Oscar (festeggiata con un bacio fugace alla fidanzata) e Gori, dopo il palo e la traversa iniziali, non perdona su palla da fermo.

Tutto sottosopra, di nuovo, nel giro di qualche minuto. I bianconeri, costretti improvvisamente all’inseguimento, non ci stanno a perdere. Gori è reattivo e letale sotto porta, Di Palma corona una giornata da ricordare con una punizione spettacolare e imparabile. Bravo questo Viareggio, sempre più convinto di poter raggiungere quello scudetto che non è più un miraggio.

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ultimo aggiornamento: 01-08-2015


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