VIAREGGIO. A poco più di un anno di distanza dalla loro presentazione alla città, e soprattutto pochi mesi dopo la loro costituzione come associazione, gli “Amici di Burlamacco” non esistono più: a decretarne la fine sono stati “dissidi interni che rendono impossibile il raggiungimento dello scopo statutario”, come sottolinea in una nota stampa Renzo Pieraccini, già vicepresidente del consiglio d’indirizzo della Fondazione Carnevale e promotore del progetto degli Amici di Burlamacco. Che, dopo un solo anno e pochi mesi di attività, è già finito a seguito di quanto deliberato dall’assemblea straordinaria dello scorso 25 agosto.
Eppure le iniziative non erano mancate – dalla compartecipazione all’organizzazione del Carnevale estivo della “Notte delle maschere” con Carnevalari e carristi alla pedana aggregativa con Rione Campo d’Aviazione, Bagno Aretusa e Gruppo Arcobaleno fino al corso mascherato rievocativo in via Regia dello scorso maggio per citare quelle più importanti. Ma il gruppo, evidentemente, si è sfaldato con il trascorrere dei mesi. Fino a portare allo scioglimento dell’associazione.
Peraltro, a giugno era partita la campagna di tesseramento: quei proventi, da statuto, saranno devoluti all’istituto Sacro Cuore di Gesù – meglio noto come i “Poveri vecchi” di Viareggio – così come le eventuali rimanenze di cassa nella tesoreria dell’associazione.
Una cosa, almeno, è certa: i singoli soggetti fondatori – tra questi si ricordano Maria Gallo, Marco Simeone, Alessandro Capparelli, Alfredo Grossi e Antonella Ciardiello – “continueranno la loro opera nei confronti della città e del Carnevale in forma autonoma, singola od associata, ma senza l’etichetta degli Amici di Burlamacco”. E così a febbraio sfilerà regolarmente la carretta fuori concorso, anche se sotto l’egida del Bagno Aretusa e del Gruppo Arcobaleno, con il Rione Campo d’Aviazione in attesa di conferma.
