VIAREGGIO. “Signor sindaco, presidente, colleghi consiglieri, comunico ufficialmente il mio passaggio al gruppo misto”. Con queste parole il consigliere comunale Stefano Pasquinucci ha iniziato il suo intervento nell’assise di questa mattina per spiegare le ragioni della sua uscita dalla coalizione di maggioranza per confluire, appunto, nel gruppo misto.
“Si tratta di una decisione sofferta e ponderata che ha molte ragioni personali e politiche, ma – e questo mi preme sottolinearlo subito – non ha niente a che vedere con logiche riconducibili ad incarichi promessi o negati. La mia partecipazione ed il sostegno al progetto elettorale, attraverso il quale sono approdato in consiglio comunale, infatti, non è in alcun modo conseguenza di un mancato incarico legato al Carnevale, come alcuni hanno pensato e dichiarato, cadendo ancora una volta nell’imperdonabile errore di individuare una causa ‘di comodo’ per non confrontarsi con una scelta. Per il Carnevale, anzi, il sindaco – che ringrazio pubblicamente – recentemente aveva ipotizzato un mio coinvolgimento diretto in quel difficile, ma stimolante progetto che con urgenza dovrà essere avviato per restituire la manifestazione alla città, per garantirne il presente – economico e non solo – e per assicurarne il rilancio e la valorizzazione che merita.
“Ho fatto questa scelta, quindi, perché non voglio essere, con i miei limiti, i dubbi e le personali perplessità, motivo di incertezze ed incomprensioni all’interno di un gruppo di consiglieri che stimo e rispetto e che, ne sono certo, assieme agli altri componenti di questo importante organismo ‘ce la metteranno tutta’ per assolvere, in questo complicato momento, al proprio delicato compito. Dubbi e perplessità che in questi mesi, dal mio punto di vista, non sono mancati.
“Il coinvolgimento ‘improvviso’ di due liste in campagna elettorale; l’incomprensibile ‘segreto’ sulle nomine degli assessori alla cui presentazione ufficiale non siamo stati neppure invitati; il metodo utilizzato per la scelta del presidente del consiglio; il rapporto con le opposizioni e l’inosservanza, in alcuni casi, delle norme che regolano la gestione della convocazione di commissioni e consiglio comunale; la totale assenza di un confronto per la gestione delle nomine negli enti e nelle società partecipate; la delibera sulle informazioni legate al dissesto che doveva essere respinta e che poi, invece, abbiamo approvato all’unanimità; il fallimento del tentativo di creare una lista da presentare alle consultazioni provinciali.
“In un ambito più generale, poi, c’è questa sensazione di chiusura verso la città, i contrasti, per non dire conflitti, con altre amministrazioni versiliesi e la gestione della pagina Facebook del Comune con la decisione di ‘bannare’ alcuni cittadini senza che esistessero motivi fondati per giustificare interventi così gravi e delicati. Esco, allora, per non condizionare il necessario ed indispensabile agire condiviso che i consiglieri della maggioranza possono e vogliono trasformare in strumento, concreto e costruttivo, per ‘cambiare davvero’ il modo di intendere e fare politica.
“Esco e in qualità di capogruppo del gruppo misto non chiedo di entrare in nessuna altra Commissione che non sia quella della Cultura di cui già faccio parte. Esco, ma resto nella ‘maggioranza’ se per maggioranza intendiamo la volontà di rispettare e coinvolgere tutti i consiglieri, opposizioni comprese. Se come maggioranza intendiamo riconquistare i non elettori, i delusi, gli arrabbiati, gli sfiduciati; se cercheremo di coinvolgere persone, associazioni, realtà ed esperienze. Se per maggioranza intendiamo l’impegno ad occupare nuovamente quelle tante, qualificate, disinteressate sedie che animarono i tavoli tematici in campagna elettorale, ma che da troppo tempo, purtroppo, sono desolatamente vuote.
“Aggiungo, infine, come scritto nella email inviata al sindaco il primo settembre scorso, che il mio modesto contributo non verrà mai meno per tutte quelle decisioni, scelte, iniziative, idee e progetti che nasceranno con l’obiettivo di favorire ed assicurare un futuro migliore a questa nostra città e a chi la abita. Cercherò di farlo, come al solito, con lealtà e trasparenza, convinto che – come scrive il sindaco – per riportare Viareggio alla sua straordinaria normalità dovremo far leva, innanzitutto, su tre cardini che sono la competenza, l’onestà e la concretezza.
“Di tutto ciò, in questo momento c’è davvero bisogno, per affrontare e risolvere i gravissimi problemi del passato, per gestire il presente e per iniziare a dar corpo ad un orizzonte futuro fatto di un cielo di sogni e di speranze. Questo deve essere il nostro impegno. Questo il senso di ciò che facciamo e ciò che faremo, consapevoli che – come cantava Jim Morrison – non c’è notte tanto grande da non permettere al sole di risorgere il giorno dopo”.