VIAREGGIO. “Caro presidente, nel ribadire quanto già detto a voce nel corso della Conferenza Capigruppo di questa mattina, che confermo in toto, Le scrivo in merito alla lettera a Lei inviata ed a firma del sindaco Giorgio Del Ghingaro con la quale il medesimo intende contestare al sottoscritto ,oltre che al collega Alessandro Santini, fatti ed atti – a dire del medesimo scorretti – non solo insussistenti e privi della minima fondatezza come Lei (e non solo) ben sa, ma addirittura espressa prerogativa del ruolo sia istituzionale che politico che al sottoscritto appartiene in forza dell’investitura popolare che ha ricevuto con il voto ed al quale mai intenderebbe rinunciare malgrado i desiderata del sindaco”. Così Massimiliano Baldini, capogruppo consiliare del Movimento dei Cittadini, scrive in una lettera consegnata questa mattina a Paola Gifuni, presidente del consiglio comunale, e letta durante la conferenza dei capogruppo.

“Comprendo che Giorgio Del Ghingaro, come ha più volte dimostrato, vorrebbe mettere il silenziatore a tutto ed a tutti ed in particolare alle critiche sempre più montanti nei suoi confronti, ma – può riferirlo ed è un buon consiglio – se fosse di Viareggio e vivesse la città ‘a piedi’ come chi abita in città ed a Torre del Lago, le assicuro che si renderebbe conto con assai maggiore preoccupazione del dissenso che in solo tre mesi ha raccolto a suo carico e della delusione che si è ormai radicata nello stesso scarso elettorato che l’ha votato. Una riflessione che farebbe bene e che eviterebbe di perdere tempo in certe esternazioni – quelle sì censurabili davvero (la invito a leggersele) – che questo sindaco ha fatto sulla sua pagina Facebook e che niente hanno a che fare con quella millantata sobrietà di cui va dicendo, anzi, probabilmente meritevoli di ulteriore e diversa valutazione.

(Foto: Vt)
(Foto: Vt)

“Di questo e di altro continueremo a parlare in ogni dove, malgrado non piaccia al sindaco, perché fra i compiti ‘sacrosanti’ che spettano al rappresentante del popolo c’è quello di garantire un rapporto trasparente e cristallino fra i cittadini, le loro istanze e l’atteggiamento degli organi comunali competenti, a cominciare dal Sindaco. Non siamo certo noi – ed il sottoscritto tantomeno – a sottovalutare la crisi che ha investito la città alla quale, a cominciare dai lavoratori, siamo attenti in ogni modo. Non siamo certo noi – a proposito di rapporti istituzionali – ad aver detto al sindaco di Camaiore quello che abbiamo letto a firma Giorgio Del Ghingaro qualche giorno fa. Non siamo certo noi – a proposito di lamentele – ad aver stravolto la macrostruttura comunale secondo criteri che hanno determinato non pochi malumori in Comune.

“Tornando alla lettera, evidenzio che lo scritto del sindaco è talmente confuso – come dimostra il fatto, non secondario, di non conoscere bene nemmeno il nome del consigliere comunale al quale vorrebbe rivolgersi – da perdere di vista lui, e non certo il sottoscritto, il rispetto delle istituzioni quali, ad esempio, la Conferenza Capigruppo che Lei presiede, oltre a quello dovuto a questo consigliere comunale espressione di una forza di opposizione che ha precisi diritti (e ben si distingue dall’operato e dal segno politico di questa giunta) ai quali, ripeto, non si intende certo rinunciare. Pertanto, rispedisco al mittente le accuse ingiustamente avanzate ai miei danni, insieme alla fantasiosa richiesta di scuse. Al contrario, ribadito quanto sopra, con la presente sono invece a contestare a mia volta il reiterato mancato rispetto del sindaco, quale capo dell’amministrazione, nei confronti del Regolamento del consiglio comunale, delle sue regole e quindi del consiglio comunale stesso come del suo presidente, come accaduto anche questa mattina dove siamo stati chiamati a riunirci nuovamente malgrado nella riunione di ieri si fossero definite tutte le questioni, anche alla presenza del rappresentante del sindaco, e dove noi forze di minoranza abbiano dovuto subire lo stravolgimento di quanto già deciso ieri per mera volontà di quel sindaco (nelle modalità da te comunicataci, già subito al termine dell’adunanza, per le vie brevi ed a voce) che chiama scorrettezza l’applicazione del Regolamento Comunale.

(foto Alberto Macaluso)
(foto Alberto Macaluso)

“Gli episodi, peraltro, come ben sai, sono plurimi e reiterati – uno per tutti il Consiglio Comunale sulla Viareggio Patrimonio celebrato a sentenza di fallimento pronunciata – e pienamente condivisi dall’intera opposizione che, non a caso, si è recata dal prefetto di Lucca, già una prima volta, compatta ed unita per metterlo in evidenza come è noto. Del resto, in piena contraddizione con quanto affermato nelle righe scritte dal sindaco, quest’ultimo non è mai stato presente in Conferenza Capigruppo (fatta eccezione per la prima riunione), abbandona spesso il consiglio comunale in corso, così come disdegna in ogni modo la riunione dell’assise, a tal punto che la nomina delle Commissioni Consiliari è stata fatta solo e soltanto su incipit delle minoranze.

“Ti prego, quindi, nel voler prendere atto di queste mie contestazioni, in merito alle quali mi riservo ogni più opportuna iniziativa sia politica che amministrativa e personale, di tenere in considerazione, come evidenziato questa mattina in Conferenza Capigruppo da parte di tutte le forze di minoranza, che, alla luce delle intervenute e nuove decisioni assunte su precisa volontà della maggioranza e del sindaco, i patti condivisi nella Conferenza Capigruppo del 22 settembre scorso in merito al consiglio comunale del 28 settembre, debbono intendersi integralmente annullati, rimanendo applicabili le norme ordinarie del Regolamento del Consiglio”.

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ultimo aggiornamento: 23-09-2015


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