VIAREGGIO. “Il 2015, il primo anno intero di dissesto comunale dopo la dichiarazione del 2 ottobre 2014, è ormai al termine. Prima nota negativa: sono trascorsi 455 giorni ed ancora non sappiamo a quanto ammontano i debiti del Comune. Seconda nota negativa: se dopo 455 giorni non sappiamo nemmeno a quanto ammontano i debiti del dissesto significa che ci vorrà del tempo per uscirvi. Una previsione del resto in linea con la statistica del Ministero dell’Interno a suo tempo presentata dal dottor Verde a Villa Argentina”. Lo scrive Massimiliano Baldini, capogruppo consiliare del Movimento dei Cittadini.

“Quindi, in sostanza, trascorso quasi un anno e mezzo, mentre i cittadini si sono dovuti sobbarcare il carico fiscale al massimo e la diminuzione dei servizi sin da subito, ai medesimi non è ancora dato sapere quanto grande sia il buco del bilancio e di chi siano le responsabilità. Questo stato di incertezza è il leitmotiv della città. Lo è, in primo luogo, nel mondo del lavoro dove sia l’impresa che l’occupazione sono in difficoltà.

“Si pensi alla Darsena, al Polo Nautico, alle nostre tradizionali attività turistico-ricreative ma si pensi anche al fallimento delle società partecipate, alla chiusura delle nostre strutture, senza che ancora vi sia alcuna certezza sul loro recupero e sul recupero dei posti di lavoro. Un’incertezza che poi assume anche le note dell’insicurezza a causa dei crimini, dei furti, del degrado più volte testimoniato da tutti noi sia a Viareggio che a Torre del Lago ed oggetto di rimostranze quotidiane, anche in Prefettura, purtroppo senza esito.

Foto: Giacomo Lucarini“Su questo fronte potremmo fare mille esempi ma mi limito ad un raffronto illuminante: nei primi sei mesi il commissario Romeo smantellò il campo Rom a Torre del Lago, da giugno ad oggi l’amministrazione Del Ghingaro ci ha portato i pakistani, sia a Torre del Lago che a Viareggio. E, parlando di incertezza e di Amministrazione, non si può non rimarcare i limiti di questo Sindaco, incapace di dialogare con la città e con il territorio, estraneo non solo a Viareggio ed all’intera Versilia, al suo tessuto sociale e culturale, ma alla sua stessa parte politica come hanno dimostrato i continui e penalizzanti litigi con il Pd, con la Cgil, con l’Unione dei Comuni, con le Rsu, con la stessa sinistra radicale.

“Frutto esclusivo di un’operazione elettorale preparata a tavolino, passato l’effetto degli slogan, peraltro puntualmente traditi, ha dimostrato tutti i limiti di un progetto freddo e senz’anima. Il 2015 è stato anche l’anno dei ‘pasticci’ ai seggi elettorali del 31 maggio. Pasticci talmente evidenti a tutti da determinare un ricorso amministrativo obbligato che il Tar Toscana, con sentenza parziale dell’8 ottobre, ha ammesso ritenendolo rilevante, in attesa di definirlo il prossimo 20 gennaio. Un ricorso che il sottoscritto – a dispetto di chi riduce tutto a mero ‘agonismo calcistico’ – ha promosso non solo a tutela dei cittadini che lo hanno votato ma, in realtà, a tutela del diritto di ognuno di noi a veder garantito il proprio voto e la correttezza del procedimento elettorale.

“Il 2016 si aprirà con tre appuntamenti importanti – il 7 gennaio con la verifica del voto per il concordato della Viareggio Porto, l’8 gennaio con la pronuncia della Corte di Appello sul fallimento della Viareggio Porto e il 20 gennaio con la sentenza del Tar sulle elezioni.

“Qualunque sia l’esito ed io mi auguro il migliore, la città, per superare questo stato di incertezza e di dissesto economico, ha bisogno di mettere da parte le querele contro tutto e contro tutti e di puntare, al contrario, sulla forte coesione e sul dialogo fra tutte le parti sociali, culturali, economiche e politiche, sia al livello locale che regionale e nazionale, anche se diverse o molto diverse fra loro.

“Auguri di Buon 2016 a tutti i viareggini ed a tutti i torrelaghesi”.

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giorgio del ghingaro massimiliano baldini viareggio

ultimo aggiornamento: 31-12-2015


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