VIAREGGIO. La notizia, si può dire, era implicita nel comunicato diffuso questo pomeriggio dal Comune: il Carnevaldarsena si svolgerà regolarmente dopo l’interruzione decisa lo scorso anno. Questo per effetto della decisione della giunta Del Ghingaro di non far pagare alla Fondazione Carnevale e ai comitati organizzatori delle feste rionali i servizi di spazzamento meccanizzato delle strade e per i vigili urbani. E sarà un ritorno davvero particolare: complice l’avvio dei corsi mascherati a due giorni da Martedì Grasso sarà proprio il Carnevaldarsena a fare da apripista ai festeggiamenti dopo aver occupato storicamente il terzo weekend.
Di fatto, quelle due voci di spesa costituivano l’unico punto interrogativo sul rione più antico di Viareggio: il presidente Massimiliano Pagni e tutto il consiglio direttivo erano infatti propensi a riportare in vita il baccanale di via Coppino a patto che i costi per Sea e vigili urbani andassero incontro a una forte riduzione. Alla fine, il risultato è andato oltre ogni aspettativa: non dovranno pagare nessuno dei due.
Guai, però, a pensare che si tratti di uno “sconto” applicato dal Comune: è, semplicemente, una contrazione dei costi. Che rimangono vivi, dall’allaccio alla rete elettrica all’allestimento delle cucine, dall’occupazione del suolo pubblico all’acquisto di pesce da cucinare e servire: basti ricordare che due anni fa, quando Sea e vigili non erano a carico dei comitati rionali grazie a una delibera dell’allora giunta Betti, il Carnevaldarsena chiuse comunque in lieve passivo dal momento che quattro serate di festa su cinque – e tra queste il sabato sera – furono funestate dalla pioggia. Pure le sorti dei rioni, come i corsi mascherati, dipendono dunque in buonissima parte dalle condizioni meteorologiche.
Anche senza le spese per spazzamento e pulizia municipale, dunque, i rischi non svaniscono nel nulla. Ma gli organizzatori vogliono comunque andare avanti. E con loro la raccolta fondi lanciata una settimana addietro: adesso che la festa si farà regolarmente, le donazioni in arrivo andranno a finanziare iniziative collaterali che saranno svelate nei prossimi giorni.
Il Rione Darsena, insomma, è salvo: ora deve essere solo arricchito e migliorato. E, possibilmente, con l’aiuto di tutti i carnevalari.
