“Luciana Giannotti ha un problema con il concetto di democrazia o meglio, lo interpreta a modo suo. Quando si discute un argomento, qualsiasi esso sia, e la maggioranza esprime un parere, tale parere diventa la linea ufficiale che segue un partito perchè è così che funziona la democrazia. Nei partiti come in ogni altro contesto. Non per questo la minoranza se ne va sbattendo la porta (o nel suo caso lanciando la tessera) perchè al di la’ di un fatto singolo in un partito si condivide qualcosa di più che fonda le sue radici nella costituzione e, per quanto riguarda il PD, nei valori della Resistenza, oltre che una visione comune di Forte dei Marmi e del suo futuro”.

Lo scrive per la segreteria del PD di Forte dei Marmi, Patrizia Vagli.

“Gli abitanti di Forte dei Marmi l’hanno reso il piccolo prezioso gioiello che è attualmente, conosciuto ed apprezzato a livello internazionale ma io mi ricordo, ancora giovane, accese discussioni su argomenti importanti fatte nell’ambito delle sedi dei vari partiti, da cui poi emergevano le scelte da portare avanti.Tutto ciò aveva , anche allora, un unico comune denominatore: il bene del paese, la difesa della sua unicità. Le scelte di questa amministrazione e l’appoggio che il partito ha dato a certe valutazioni sono basati su questo denominatore comune, scelte fatte non per distruggere o per sminuire. Certamente è più facile distruggere che costruire; il PD di Forte dei Marmi in questi anni ha sempre lavorato per dare il proprio contributo: anche su Palazzo Quartieri (dove, ricordiamo, la biblioteca ci sarà, in parte del piano terra e ai piani superiori, informazione questa spesso volutamente dimenticata per confondere l’opinione pubblica e fare demagogia) visto che proponemmo all’amministrazione che, in caso di affitto dei fondi, venisse ricompresa anche la sistemazione dell’edificio a carico del locatario.
Comunque, visto l’apprezzamento che Luciana Giannotti ha espresso sull’operato del consigliere Fabio Giannotti, può portare il suo appoggio alla nascente coalizione di centrodestra di cui Giannotti fa parte. E magari condividere con lui (e con il centrodestra) anche la storia politica e i valori che, evidentemente, li accomuna. Vedremo se, almeno in quel contesto, sarà d’accordo con le decisioni e con le persone che compongono una coalizione”.

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