“Se oggi siamo a un passo all’obiettivo è grazie alla presa di coscienza della gravità e della persistenza del problema, da parte di tutte le istituzioni, e a due anni di lavoro intenso, nel quale non si gioca a nascondere la polvere sotto i tappeti dell’indifferenza. Tutti gli enti coinvolti sono uniti in questa fase e devono fare squadra con gli operatori economici che ci chiedono risposte. Però bisogna essere chiari: la balneazione non è riducibile a un mero problema normativo o a un problema di riflessi economici: è una fonte di preoccupazione per il nostro ambiente e quindi – più che cercare responsabilità – bisogna proseguire nel trovare cause e soluzioni, perché la battaglia non si esaurisce con il peracetico, ma proseguirà poi per gli investimenti di Gaia e per i “compiti” affidati a ogni Comune. I tecnici e gli amministratori sono costantemente e alacremente a lavoro per mettere in pratica la soluzione B, quella che prevede l’utilizzo di dosi controllate di acido peracetico, che è un approdo certo delle attività di tutte le amministrazioni versiliesi.
Di contro però abbiamo assoluto bisogno di un sistema di analisi che possa fornire alle Amministrazioni informazioni in tempi rapidi perché l’attuale sistema di prelievo ed esame rende sostanzialmente inefficaci i poteri di tutela della salute dei Comuni: in soldoni, le ordinanze sono attive quando il mare è già pulito. Per questo, abbiamo bisogno anche che il Ministero dell’Ambiente cerchi, insieme alle Regioni interessate, un più moderno e più veloce – e ugualmente preciso – sistema di analisi delle acque, che non chieda un’attesa di due giorni ma che in meno di 24 ore renda visibile il quadro della qualità delle acque e consenta a tutti di prendere tempestivamente in mano la situazione”, le parole del Sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto all’indomani dello stop alla balneazione.
“L’iter procedurale per gli impianti di peracetico – prosegue il primo cittadino – prosegue spedito; siamo in continuo contatto con i colleghi Sindaci, per scambiarci informazioni e aggiornarci. Attualmente è a conclusione la predisposizione del Piano di gestione e di utilizzo, che verrà presentato in anteprima durante la riunione del Comitato di sorveglianza sull’Accordo di balneazione previsto per martedì 24 maggio in Regione; successivamente, il piano verrà inviato per conoscenza ai componenti della Conferenza dei servizi che avranno termine per le osservazioni. Il passo successivo sarà la convocazione dell’organo che riunisce oltre dieci enti, nel quale verrà definitivamente approvato il piano della sperimentazione. A quel punto toccherà alla CUC di Camaiore e Pietrasanta fare le necessarie procedure ad evidenza pubblica, che avranno alla base l’urgenza del provvedere. Se nessun ostacolo o pretesto, politico o burocratico, viene frapposto, gli impianti potrebbero essere già operanti alla fine della prima metà del mese di luglio”.
“Nel frattempo, ci dobbiamo occupare di GAIA: non tanto per le nomine del nuovo CDA, ma perché obiettivo fondamentale della Versilia sia una seria politica di servizio con tariffe eque – oggi poco sostenibili – e una seria politica di investimenti per tutelare la qualità delle acque potabili e dei sistemi di fognatura nera; su questo punto, GAIA ci deve far toccare un concreto e reale impegno economico per controlli, anche affidati a terzi, sullo stato della sua rete nera che, specie quando vecchia, sembrerebbe essa stessa causa di sversamento di reflui fognari nelle canalizzazioni comunali di acqua piovana, dirette alle idrovore”.

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“Ombrelloni aperti, Mare inquinato”

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