Il mondo del marmo tra luci e ombre, raccontato da sculture, quadri, fotografie, installazioni. Una mostra pensata per riflettere sull’universo dell’escavazione a tutto tondo, ricordando la tragica alluvione che vent’anni fa colpì Cardoso e la Versilia.Un’esposizione che mette insieme 200 opere di oltre 70 artisti, di ieri e oggi, per ricomporre i frammenti di un microcosmo controverso.

“Cave Apuane. Da Cardoso ad Arni di Stazzema, dall’Altissimo a Seravezza, a Massa e a Carrara” è il titolo dell’evento, ad ingresso gratuito, che si aprirà a Cardoso di Stazzema (Lucca) nelle sale di Palazzo della Cultura il sabato 3 settembre (ore 18.00). L’iniziativa, organizzata dal Comitato Archivio artistico-documentario Gierut, vuole esplorare il mondo dell’oro bianco da punti di vista diversi, anche contrastanti tra loro. Le opere in rassegna, selezionate dal critico d’arte e giornalista Ludovico Gierut, mettono a fuoco le tante sfaccettature del lapideo, svelate dalla sensibilità di artisti distanti tra loro per formazione e storia, ma ugualmente attratti dalla magia delle cave. “Il mondo del marmo – spiega il curatore, Ludovico Gierut – è fatto di pane e di fame, di ricchezza e di povertà. Questa mostra lo inquadra da punti di vista diversi, con riferimenti alla letteratura, ma anche alla cronaca perché il lavoro in cava è da sempre causa d’incidenti, di lotte sindacali, di problemi ambientali. L’esposizione è unica nel suo genere, attraversa territori diversi, accumunati dall’importanza dell’attività estrattiva che segna la storia delle nostre comunità, ancora più della loro economia”.

La rassegna è arricchita dalla proiezione a ciclo continuo di foto. Gli scatti in mostra sono realizzati da Lorenzo D’Angiolo, Giovanni Umicini, Antonio Raffaelli, Libero Musetti, Stefano Giraldi, Giovanni Nardini e tanti altri fotografi, che mettono al centro della loro arte le cave apuane. L’iniziativa è inserita nel calendario delle manifestazioni ufficiali del 20° anniversario dell’alluvione di Cardoso del 19 giugno 1996.

Il catalogo della mostra è arricchito da interventi istituzionali, ma anche di poeti, scrittori e giornalisti.

Ecco i nomi di tutti gli artisti: Ernesto Altemura, Giampiero Baldazzi, Roberto Barberi, Barin, Flavio Bartolozzi, Giuseppe Bartolozzi, Clara Tesi, Luciano Bastianelli, Lia Battaglia, Gianfranco Bianchi, Marco Bianchi, Alberto Bongini, Enzo Briscese, Joanna  Brzescinska Riccio, Giancarlo Cannas, Vincent Cappelli, Marzio Cialdi, Lorenzo Cinquini, Sigifredo Camacho B., Franco Del Sarto, Mariano Domenici, Simone Domeniconi, Massimo Facheris, Luigi Falai, Enzo Faraoni, Carlo Ferrari, Silvana Franco, Gianpiero Frediani, Fabrizio Gatta, Marta Gierut, Gian Paolo Giovannetti, Rolando Grazzini, Paolo Grigò, Ugo Guidi, Lorenzo Guiducci, Hector&Hector, Enrico Iacopi, Paolo Lapi, Paolo Lazzerini, Grazia Leoncini, Marc Levet, Giuseppe Lippi, Riccardo Luchini, Renzo Maggi, Clara Mallegni, Elisa Marcucci, Annamaria Maremmi, Liliana Marsili, Giovanni Mazzi, Ivano Mazzucchi, Carmine Messina, Franco Miozzo, Giacomo Mozzi, Tito Mucci, Francesco Mutti, Bruna Nizzola, Stefano Paolicchi, Achille Pardini, Eugenio Pardini, Graziano Patrizi, Pierluigi Paviola, Alessia Peretti, Rosa Pino, Virgilio Poli, Isidoro Raciti, Luigi Regianini, Alessandro Salvati, Enzo Santese, Marcello Scarselli, Leopoldo Stefani, Sergio Suffredini, Luca Tardelli, Gabriele Vicari, Maria Rita Vita, Sabrina Zappalà, Piero Annigoni, Lorenzo Viani, Alfredo Catarsini, Eugenio Pieraccini, Giuseppe Viner, Filadelfo Simi.

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