“A due settimane dallo sgombero delle baraccopoli nella zona Ciocche Puntone si è già formato un nuovo insediamento sotto il cavalcavia di Via Alpi Apuane. È avvilente assistere ogni giorno ad un continuo sfiorire del nostro territorio con casi di degrado ed incuria sempre più eclatanti” – inizia così l’intervento del capogruppo di opposizione Riccardo Cavirani a cui si unisce la collega di banco Elena Luisi.

“Manca quell’attenzione verso la cura delle piccole cose che serve a rendere solide le fondamenta di una comunità: inutile riempirsi la bocca di progetti faraonici che rischiano di restare cattedrali nel deserto dell’incuria verso il patrimonio pubblico esistente”.

“L’insediamento dei nomadi -proseguono i due- sotto il cavalcavia è solo la punta di un iceberg di tanti casi presenti su tutto il territorio. Ma c’è di più: alle ripide scalette di accesso alla zona del bivacco abusivo troneggia un bel cartello di divieto con scritto ‘vietato bivaccare e dare luogo ad occupazioni abusive, ordinanza n. 259 del 12/10/2012’. Quindi non servirebbe neppure una ulteriore ordinanza di sgombero, poiché già chi occupa quella zona commette una infrazione. Ed invece, nonostante sia sotto gli occhi di tutti da settimane, si continua ad ignorare e a permettere che questo accada con regolarità, quando invece ci sono dei cittadini, che casomai pagano le tasse e contribuiscono al miglioramento del nostro comune, che alla minima sbavatura burocratica vengono pesantemente colpiti e vessati. Qui non si tratta di razzismo o di paura per il diverso, perché la diversità può essere un vantaggio se perimetrata da regole, diritti e doveri comuni. La legge è uguale per tutti e tutti dobbiamo rispettarla, nel comune di Seravezza non possono esistere cittadini di serie A e cittadini di serie B: chiediamo pertanto che l’amministrazione dia l’esempio oltre che un segnale di vita”.

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