“Grazie alla competenza della giunta Del Ghingaro, che aveva sistemato tutto per il trasferimento dei servizi ex Viareggio Patrimonio, ora è a rischio anche la tenuta dell’anagrafe immobiliare del Comune”. Lo scrive Alessandro Santini, coordinatore comunale di Forza Italia a Viareggio.

“La gestione della banca dati che contiene la descrizione degli immobili presenti sul territorio di Viareggio era del Sit, il Sistema Informativo Territoriale del Comune attivato nel 2001 e, dal 2006, conferito alla Patrimonio. Attualmente l’anagrafe mi risulta affidata ad Anci Innovazione, la cui legittimità a operare, però, è ancora molto in discussione. E sabato 15 ottobre scade pure la proroga del termine per l’affidamento (a chi?) degli altri servizi del Sit, che entro il 30 settembre – secondo il programma perfetto dell’ex giunta comunale – dovevano passare in convenzione a Mover ma poi non se n’è fatto di nulla.

“Questo sarebbe un buon esempio di amministrazione? Forse lo è di uno sfasciacarrozze.

“Senza le cartografie e le banche dati del Sit, inclusa l’anagrafe immobiliare, come può il Comune verificare l’esecuzione e la qualità dei lavori resi da ditte o società (ad esempio su strade e segnaletica), pianificare nuovi interventi sul territorio ed esigere dai cittadini tasse corrispondenti alla loro reale situazione patrimoniale? E i professionisti del settore edile o anche semplici privati, come possono reperire informazioni certe sull’assetto degli spazi e degli immobili comunali per le loro pratiche?

“Oltre al servizio di controllo sugli impianti termici domestici, alle affissioni e alla riscossione della Cosap per gli assegnatari occasionali dei posti nei mercati settimanali, sembra che l’ex giunta Del Ghingaro si sia ‘dimenticata’ anche del Sit. Ma la lista non è un po’ troppo lunga, per chi seminava competenza a ogni angolo di Viareggio?”.

(Visitato 154 volte, 1 visite oggi)
TAG:
alessandro santini sit viareggio

ultimo aggiornamento: 11-10-2016


“Per il Teatro Jenco ci sono 30mila euro, perché non riapre?”

Sei lavoratori Mover rischiano il posto