“Sembra senza fine l’incompetenza e l’arroganza politico – amministrativa dell’Amministrazione Del Dotto; ogni giorno ne abbiamo purtroppo una nuova prova, con conseguenze disastrose per il nostro Comune”.

Lo scrive l’associazione La Rondine, espressione del candidato sindaco Giampaolo Bertola. “In questi giorni è impossibile ignorare quello che sta accadendo nella zona Bussoladomani, dove sono iniziati in fretta e furia i lavori che dovrebbero portare al rilancio e alla riqualificazione dell’area. Un progetto che non è frutto di una concertazione con la cittadinanza, ma che è stato come al solito imposto e presentato a decisioni già prese, e forse neppure ben esposto e pubblicizzato, dal momento che tanti cittadini credono che gli attuali interventi porteranno alla ricostruzione del vecchio “tendone Bussoladomani”.
“Per ora l’unica opera concreta è stata la distruzione di una tettoia: senza entrare nella questione del presunto valore storico – architettonico di questo manufatto, che rappresentava comunque un’attestazione e una testimonianza del nostro passato, non capiamo in ogni caso le motivazioni di questa demolizione, che non era neppure prevista nel progetto originario (per cui si è resa necessaria una Variante in corso d’opera). Ci sembra strano che la tettoia non potesse essere recuperata in qualche modo, tanto più che una struttura coperta in un’area tanto ampia poteva avere una sua utilità.  Ma questo non è tutto: a lavori oramai iniziati, ci sono ancora problemi sull’aggiudicazione della gara. La ditta, risultata inizialmente vincitrice, era stata a suo tempo esclusa dall’Ufficio Gare per una irregolarità formale, con la proclamazione come aggiudicataria della ditta seconda in graduatoria. È seguito un ricorso al Tar prima e al Consiglio di Stato poi; il buon senso avrebbe consigliato che il progetto fosse sospeso, in attesa della sentenza. Ma il Sindaco Del Dotto, dall’alto della sua grande esperienza e competenza giuridico – legale, ha deciso di ignorare il tutto e di far partire i lavori sub judice, con la minaccia e il pericolo che venisse reintegrata la prima ditta. Previsione che si è puntualmente avverata: è di venerdì la notizia che la ditta, che si era originariamente aggiudicata la gara, ha vinto il ricorso al Consiglio di Stato. Questo significa, nella migliore delle ipotesi, il pagamento di un risarcimento e di una penale da parte del Comune di Camaiore: ancora una volta soldi dei cittadini sprecati. E per cosa? Solo per l’incompetenza e l’arroganza dell’Amministrazione Del Dotto: una Giunta competente avrebbe aspettato il verdetto, consapevole di quello che poteva accadere, senza la presunzione di poter prevedere o anticipare la sentenza. Sembra di assistere a “Dilettanti allo sbaraglio”.

“Passare al secondo in graduatoria e procedere con i lavori è stata una precisa scelta politica della Giunta e non un errore dell’Ufficio Gare: l’Amministrazione dovrebbe prendersi le proprie responsabilità.  Ma tutto questo rientra nel clima di frenesia che caratterizza questo ultimo scorcio dell’attuale Amministrazione, che dopo anni di inattività e inefficienza si sta lanciando in una girandola di lavori senza progettualità, senza criterio, senza competenza. Questo si traduce in uno spreco dei soldi pubblici, con scarsi, se non nulli, vantaggi per il nostro territorio e per i cittadini. Consigliamo al Sindaco Del Dotto di tranquillizzarsi e rasserenarsi, perché sarà impossibile per lui far dimenticare il nulla amministrativo – politico che ha caratterizzato la sua Amministrazione, che sta fortunatamente arrivando al capolinea.

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