Dalla Versilia, partendo dalle antiche mura di Lucca, verso Pietrasanta, Milano e Ginevra: il pittore Paolo Dovichi vola verso un futuro ‘aureo’. Da oltre un anno abita a Metato, ha ventisette anni e si avvia ad essere uno dei giovani artisti più quotati del momento. Lucchese e rappresentante di testi scolastici, Dovichi a breve inaugurerà la sua prima personale alla galleria Fienilarte di Pietrasanta di Augusto Palermo. “Aureum” è il titolo ed anche il suo universo fatto di colori dorati e di terra: parte da quadri con betulle e tundre per arrivare a tele in sfoglia d’oro e bronzee. Poi vi aggiunge insetti: api, libellule ed altri per imprimere la vita, anche quella fastidiosa, ma amata comunque. Dovichi, trascorsi liceali, ha scelto Metato di Camaiore come culla: un paese tra i più belli e solari dei dintorni collinari e qui dipinge, lavora e crea. Prende le mosse dalla natura e dalle sue cortecce profonde per giungere ad orizzonti quasi vulcanici di solitudine e crateri e planare verso un oro puro come cosmo metafisico.  Una pittura figurativa che diventa cerebrale. Ha fatto conoscere le sue opere già in dicembre in un happening organizzato in un monolocale del centro storico, ‘La Baracca’, riscuotendo un grande successo. I suoi quadri ornano le stanze dell’Hotel Palazzo Lorenzo  di Firenze. Il 1 aprile inaugurerà la mostra a Pietrasanta con personalità del mondo della cultura internazionale. La mostra resterà aperta fino al 28 maggio

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La cascata

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