Un indebitamento pubblico sceso, in pochi anni, di oltre 6 milioni di euro. Il taglio di tutti gli incarichi esterni superflui. La lotta all’evasione e agli sprechi. Questo il bilancio dell’azione sul fisco reso noto dallo staff del sindaco Del Dotto.

Un lavoro spesso invisibile ma indispensabile. Fin dai primi giorni di insediamento la giunta Del Dotto ha lavorato per portare equilibrio nelle casse pubbliche, strategia indispensabile anche alla luce dei recenti tagli di fondi destinati alle amministrazione comunali. Il primo atto in questo senso è stato quello di un attento e puntuale monitoraggio dello stato debitorio dell’ente, e l’adozione di una politica di bilancio che ha portato in questi cinque anni, pur continuando ad investire e realizzare opere pubbliche, a vedere l’indebitamento del Comune scendere di oltre 6 milioni di euro.

Terminata l’epoca dei contributi elargiti a pioggia ad associazioni ed enti, il Comune si è dotato di strumenti di verifica e controllo di tutte le attività che richiedono contributo pubblico, concesso in modo subordinato alla presentazione di un valido progetto a supporto.

Intensa anche la lotta agli sprechi portata avanti dal sindaco Del Dotto. La spesa corrente, necessaria per mantenere attiva la macchina comunale, grazie ad una maggiore efficienza nella gestione dei servizi, a ‘spese di qualità’ che, attraverso gare pubbliche, hanno abbattuto i costi delle forniture, è stata monitorata e mantenuta sotto controllo. Di notevole importanza per la riduzione dei costi è stato il taglio drastico delle consulenze esterne: gli incarichi prima affiati a professionisti esterni, anche grazie alla riorganizzazione dell’ufficio legale comunale, in molti casi sono stati svolti da personale interno all’ente, con grande risparmio economico e, allo stesso tempo, valorizzazione del lavoro dei dipendenti comunali.

Deciso anche l’intervento per la lotta all’evasione fiscale. Camaiore ha aderito ad un progetto per la riorganizzazione del catasto, sfruttando anche un apposito bando regionale da 50 mila euro. E, intrecciando i dati catastali con i dati dei proprietari degli immobili e della tassa sui rifiuti, è riuscita a ‘scovare’ diversi evasori: nel 2016 oltre 3 milioni di imposte accertate per recupero evasione, che hanno finanziato quasi il 50% della spesa sociale del comune!

Molti anche i tagli che hanno però riguardato non i servizi ma le aziende partecipate. Camaiore ha rivisto le proprie partecipazioni uscendo dalla Fondazione Carnevale di Viareggio e chiudendo la Fondazione Città di Camaiore (che costava solo di compensi oltre 20.000,00 euro l’anno), ha avviato la riorganizzazione della Pluriservizi ed ha venduto o messo in vendita quote di partecipazioni pubbliche in enti non più indispensabili per il Comune.

Non meno importante, in tema di bilancio, il capitolo tasse per cittadini e imprese. Negli ultimi 5 anni Camaiore pur avendo dovuto rimodulare, sulla base del reddito, l’addizionale Irpef (che è fra le più basse della Provincia e la più bassa fra i Comuni della Versilia), ha mantenuto ai livelli del 2012 le tariffe per scuolabus e mense, nonostante i forti investimenti su entrambi i settori.

 

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