Il 22 giugno lo scrittore viareggino Divier Nelli è tornato in libreria con il libro “Il giorno degli Orchi”, un romanzo coinvolgente e scandito da numerose sfaccettature dell’attualità.

Al centro del tuo nuovo romanzo c’è Aurora, un personaggio femminile ben delineato e sfaccettato. Chi è Aurora?

È un’adolescente bella, intelligente, piena di fascino. Le piacciono il denaro, le cose costose, e non ha remore ha bullizzare i coetanei e a superare ogni limite pur di raggiungere i suoi scopi.

La storia si focalizza sulle nuove generazioni e il confronto con la realtà virtuale che può essere dirompente e pericolosa. Cosa ti ha motivato a scegliere questo spaccato dei giorni nostri?

Il libro nasce da una semplice domanda: cosa accadrebbe se un’adolescente decidesse di farsi adescare sui social dagli Orchi, per poi ricattarli per avere denaro? Il resto è venuto come conseguenza mentre scrivevo la storia. Non pianifico mai la trama in anticipo.

Il romanzo si svolge nell’entroterra Toscano, in un paese immaginario del Chianti, con delle incursioni in Versilia. Entrambi i luoghi sono abilmente connotati. Cosa rappresentano all’interno della dinamica raccontata?

Poggio in Chianti è un paesino ricco e sonnacchioso dove non accade mai niente, dove il tempo trascorre sempre uguale a se stesso, la location ideale per aumentare la noia di chi è giovane ed è in cerca di emozioni forti. La Versilia rappresenta una sorta di via di fuga, prima dalla monotonia, poi dal pericolo rappresentato dall’Orco.

La narrazione si caratterizza per un uso particolare della punteggiatura e per delle scelte lessicali molto realistiche e audaci, una ricerca stilistica interessante. Quali difficoltà e soddisfazioni hai incontrato sperimentando queste strade?

La punteggiatura ridotta all’essenziale è una conseguenza della scrittura che porto avanti ormai da anni. Cerco di stare sempre e solo sulla storia, senza fronzoli o inutili digressioni. La casa editrice mi ha dato molta fiducia, perché ha rinunciato a tutta una serie di norme che caratterizzano la linea editoriale.

Calarsi nel mondo degli adolescenti di oggi è un’azione complessa. Quanto ti hanno aiutato in questo processo la scuola di scrittura e i laboratori con gli studenti?

Insegnare narrazione agli adolescenti mi ha permesso di restare al passo col loro mondo velocissimo, coi nuovi mezzi di comunicazione, col loro linguaggio. Un’esperienza  molto  importante per la stesura di questo romanzo.

 

La centralità del mondo digitale credi che possa indirizzare il target dei lettori?

Penso che questo sia un libro per tutti. Per gli adolescenti, per i genitori, per coloro che vogliono leggere una storia che parla di un certo tipo di dinamiche sempre più frequenti,come confermano le cronache.

L’uscita del libro ti sta portando in giro per librerie e rassegne, quanto è importante l’incontro coi lettori e perché?

Gli incontri sono un momento molto particolare, permettono di conoscere di persona ilparere di chi ha già letto un libro e offre l’occasione di farsi nuovi lettori. Mi diverto sempre alle presentazioni, a volte possono nascere situazioni inaspettate e stimolanti.

Erika Pucci 

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ultimo aggiornamento: 04-07-2017


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