Il consigliere comunale Antonio Batistini (PD) accusa l’amministrazione di Giorgio Del Ghingaro: “Ancora una volta viene convocato il consiglio comunale di mattina (per la precisione lunedì 10 luglio alle ore 9:00). Tutto ciò in barba alle richieste di quei consiglieri che per problemi di lavoro hanno enormi difficoltà a presentarsi in quegli orari.”

Rincara il consigliere, parlando anche della minore trasparenza verso i cittadini: “Più volte è stato fatto presente al sindaco, al presidente del consiglio comunale e al consiglio comunale questo problema ma loro se ne fregano tutti. Perché se ne fregano tutti di un problema che investe in realtà il rispetto della democrazia, della possibilità che tutti possano avere un impegno politico senza per questo dover penalizzare il proprio lavoro, dei cittadini ad intervenire al consiglio comunale per vedere come si “comportano” il potere esecutivo e i suoi controllori (i consiglieri)?”

“Voglio provare a dare una risposta e voglio condividerla con tutta la città. Penso che per quanto riguarda il sindaco la risposta sia duplice, la prima è che evidentemente fatte le sue ore se ne vuole tornare a casa e la seconda risposta è nella scarsa abitudine al confronto, al dialogo, all’ascolto degli altri in sintesi un problema caratteriale.”

Prosegue Batistini: “Il presidente del consiglio comunale non è invece minimamente assolvibile e di fatto è la principale colpevole di questa situazione dovendo essere suo il compito di garantire e tutelare il consiglio, i suoi regolamenti e le richieste dei gruppi consiliari, ma lei se ne frega l’importante è cosa “pensa” il sindaco e i diritti degli altri possono aspettare.

“Quello del la presidente del consiglio comunale è uno dei maggiori problemi del funzionamento di questo consiglio. Per ultimo perché se ne frega il consiglio comunale? Semplicemente perché (spero per inesperienza) non si rende conto della gravità del problema che investe la sfera della possibilità democratica per tutti di fare politica.

Conclude: “Io ad oggi ho perso molti giorni di lavoro per portare avanti la mia passione politica e rispettare il voto datomi dai miei concittadini, questa volta (il 10 luglio) purtroppo dovrò pensare al mio lavoro e quindi non potrò essere in consiglio comunale. Provo rabbia e tristezza nei confronti di chi utilizza il metodo “Pavona” anche nelle istituzioni, ma non mi voglio arrendere e quindi faccio un appello a tutti, alla città e ai miei colleghi consiglieri datemi l’opportunità di partecipare e se una sera andrete a letto dopo mezzanotte non credo che la vostra macchina si trasformerà in zucca o ci saranno i vampiri ad aspettarvi nella notte.”

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