Mille lavoratori tirano un sospiro di sollievo. Dopo attese e proroghe finalmente  sindacati e industriali del settore lapideo sono riusciti a trovare la convergenza sul nuovo contratto di lavoro. Particolarmente soddisfatto Giacomo Bondielli, responsabile della Filca Cisl Toscana: “Chiedevamo di più, è giusto premetterlo, ma non possiamo tenere conto del momento difficile dei mercati – dichiara -. Era importante superare l’impasse e arrivare al rinnovo del contratto, che comunque mantiene una buona scorta di premi che, sommati, rappresentano gratifiche significative”. Nello specifico il contratto che riguarda mille lavoratori del lapideo, e che sarà valido a partire dal primo gennaio 2018 fino al 31 dicembre 2020. “Negli anni c’erano già state due proroghe, l’obiettivo era quello di fare un contratto di settore. Il 25 luglio scorso – spiega Bondielli – abbiamo aperto una nuova piattaforma, in cui è stato inserito il welfare e le richieste a livello nazionale. I primi di settembre gli industriali del marmo continuavano a dirci che il settore è in crisi e che avrebbero rigettato le nostre proposte. A quel punto abbiamo minacciato lo stato di agitazione e il blocco degli straordinari. Ci sono voluti altri incontri per chiudere il contratto che, tra i punti salienti, ha il premio per il lavoro disagiato che sale, con il nuovo contratto appunto, da 0.20 centesimi giornalieri (prima proposta degli industriali)  a 0.50 centesimi giornalieri per i tre anni contrattuali. Per il lavoro nelle cave il premio sale (la prima proposta degli industriali delle cave era 0.25 giornaliere)  a 0.60 per i primi due anni, e arriva a 0.65 nell’ultimo anno, il 2020”. In più l’aumento dell’indennità di mensa: nel 2018 arriva a 6.11 euro giornaliere nel 2018, 6.36 euro giornaliere nel 2019, e 6.61 euro giornaliere nel 2020. Si aggiunge anche, sempre nel nuovo contratto appena firmato da tutte le sigle e da tutti gli industriali del settore, un incremento della previdenza complementare di due euro (in incremento nei tre anni, da 13 a 14  fino a 15 euro al mese nel 2020). Nell’ambito del welfare integrativo nella trattativa sono state messe al sicuro, quindi nero su bianco nel nuovo contratto di settore del lapideo, 150 euro per chi si sposa e 150 euro per il primo figlio, anche adottato. C’è la possibilità per i lavoratori di devolvere una parte del premio annuale alla sanità integrativa. “C’è anche – sottolinea Bondielli – un  impianto di premio sull’import export, che viene calcolato sulla base di scale di valore tra il materiale esportato e gli infortuni. In più da considerare il premio che tutti i mesi arriva in busta paga, pari a 52 euro.  Siamo complessivamente soddisfatti in rapporto al momento storico. Rinnovare il contratto era un obiettivo importante.”

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