Tutela della salute pubblica e attenzione all’aspetto paesaggistico e ambientale. Questi i criteri che hanno guidato la stesura del Programma Comunale degli Impianti di Radiocomunicazione, adottato questo pomeriggio dal Consiglio comunale con 15 voti favorevoli su 18 presenti (3 astenuti). Non hanno partecipato al voto il gruppo consiliare della Lega, Massimiliano Baldini, il Movimento 5 Stelle e Forza Italia.

«Un provvedimento atteso da 10 anni – ha detto l’assessore Federico Pierucci -: anni durante i quali il nostro territorio ha visto il proliferare degli impianti che si sono sviluppati anche all’interno di aree delicate e sensibili della nostra città».

«Il primo risultato importantissimo è che, con l’adozione di questo piano, potremo bloccare 27 nuovi impianti su 36 che erano stati richiesti dai gestori – continua l’assessore -. Il secondo è sicuramente lo spostamento dell’antenna di via Matteotti in sede ferroviaria, con una soluzione che verrà concordata nei prossimi mesi».

Di fatto l’Amministrazione comunale ha detto basta a nuove antenne che spuntano senza alcun controllo e nei prossimi 3 anni saranno in tutto solo 9 i siti (diniego a 27) che potranno ospitare nuovi impianti, sempre che il carico elettromagnetico dell’area non superi i 5,5 volt/m (la legge ne prevede 6 volt/m).

«L’attuale normativa è tendenzialmente a favore dei soggetti gestori – specifica l’assessore Pierucci -, perché il legislatore ritiene di paragonare gli impianti con i servizi pubblici essenziali, tipo gli acquedotti. Questo l’orizzonte legislativo nel quale si muovono le Amministrazioni che, come la nostra, cercano di regolamentare e di mettere un freno».

Tuttavia l’Amministrazione comunale ha deciso di seguire il principio della maggior tutela, individuando le aree sensibili sulle quali non possono essere installate nuove antenne: quindi tutte le strutture scolastiche pubbliche e private, tutti i presidi sanitari, considerando non solo l’edificio ma l’area di rispetto con una fascia di cautela di 50 metri.

Il lavoro poi è proseguito lungo un doppio binario: da un lato in collaborazione con i soggetti gestori, dall’altro con un occhio attento e vigile alla tutela della salute pubblica e alla bellezza paesaggistica.

L’analisi tecnica, invece, è stata affidata al dipartimento di Fisica Ambientale dell’Università di Firenze, uno dei più importanti centri di ricerca in materia.

«Ringrazio i Comitati per il prezioso contributo e l’ufficio tecnico per il lavoro svolto. Siamo partiti dalla mancanza assoluta di una conoscenza dell’esistente – sottolinea Pierucci -: il catasto regionale non è aggiornato, inoltre mancando una programmazione spesso gli impianti sono dislocati su area privata. Il primo passo è stato fare un censimento totale: avere chiara la situazione è stato fondamentale per controbattere al gestore ad ogni richiesta di implementazione ma anche per fare un’opera di programmazione convincente ed esaustiva».

«Il risultato è stato un piano che di fatto esclude tutti i luoghi sensibili secondo il principio della ‘maggior tutela’, quindi andando anche oltre la legislazione. Questo ha consentito di spengere una buona fetta di territorio – conclude -. Un’altra buona fetta la spengeremo con l’approvazione di questo piano».
Da oggi parte il periodo dedicato alle osservazioni che porterà a inizio anno all’approvazione definitiva del piano che avrà valenza triennale.

«Senza un Programma degli Impianti i gestori che fanno quello che vogliono sul territorio – commenta il sindaco Giorgio Del Ghingaro -, così come è accaduto negli ultimi 10 anni».
«Non solo, dopo la questione delle antenne, va affrontato il tema della sottostazione: questa Amministrazione è per lo spostamento della sottostazione».

«Abbiamo preso contatti con Ferrovie, poi con Terna, non appena sarà portata a conclusione l’operazione tecnica del passaggio di proprietà, chiederemo di nuovo lo spostamento. Ferrovie aveva già approvato lo spostamento in modo informale e Terna, spero proseguirà su quella strada».

«Vorrei poi sottolineare, che al di la’ delle chiacchiere e dei discorsi, nel 2013 fu fatta una conferenza dei servizi nella quale venne portata la richiesta di spostamento. L’unico Ente che si oppose fu il Comune di Viareggio».

«Cerchiamo di uscire da questo inghippo maggioranza/opposizione, lavoriamoci insieme. L’interesse nostro è adottare il piano, accettare le osservazioni e approvarlo il prima possibile – continua il sindaco -. Nel frattempo da oggi, abbiamo bloccato il proliferare selvaggio delle antenne».

IL SINDACO GIORGIO DEL GHINGARO: «ADESSO SPOSTIAMO LA SOTTOSTAZIONE»

«Tutte le volte che c’è da prendere una decisione si butta in bagarre e poi alcuni se ne vanno. Ringrazio chi è rimasto, chi ci ha messo la faccia, al di la’ delle posizioni. Non credo che abbandonare l’aula sia un atteggiamento responsabile – conclude il primo cittadino -. Responsabile è chi è rimasto ed ha espresso un voto in rappresentanza dei cittadini che lo hanno eletto».

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ultimo aggiornamento: 31-10-2017


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