Sono arrivati da ogni angolo della Toscana all’Agriturismo Montalbino, nel cuore del Chianti fiorentino, i pensionati di Coldiretti per incontrare il Presidente nazionale Giorgio Grenzi ed il segretario Danilo Elia.

Tra le 1milione e 200mila pensioni erogate in Toscana quelle dei Coltivatori Diretti e Mezzadri sono 44.600 (fonte Bilancio Sociale Inps 2016) con un assegno medio mensile di circa 570 euro e che da quest’anno, grazie al pressing di Coldiretti, hanno avuto il riconoscimento della 14/ma mensilità.

Danilo Elia nel suo intervento ha sottolineato come la Toscana sia terra di longevità per una qualità della vita alta grazie ad una solida integrazione familiare nella quale anche gli anziani trovano i loro spazi.

Antonio De Concilio, direttore Coldiretti Toscana, nel salutare i convenuti, ha sottolineato come i pensionati nella società odierna sono un collante fondamentale sia in termini sociali che economici e rappresentano un tassello essenziale anche per la Coldiretti.

L’incontro è stata anche l’occasione per presentare i nuovi servizi offerti da Creditagri Simec, la società nata di recente in casa Coldiretti, per erogare consulenze finanziare alle persone, illustrati da Matteo Sembianti, Regionale Manager di Toscana ed Emilia Romagna.

Giorgio Grenzi ha annunciato l’avvio della stagione dei rinnovi della dirigenza di Coldiretti Pensionati che coinvolgerà tutto il territorio sottolineando l’importanza che l’Organizzazione ha nel quadro dei pensionati del lavoro autonomo. Nel prossimo futuro il Presidente nazionale ha annunciato anche il lancio di una nuova stagione di confronto attraverso forum intergenerazionali territoriali.

Carlo Alberto Zanieri, leader dei Pensionati Coldiretti Toscana, ha messo in evidenza come un limite del nostro territorio sia il funzionamento a “macchia di leopardo” del Cupla.

La conclusioni sono state tratte da Tulio Marcelli che ha sottolineato come il nostro tempo, citando il recente forum di Cernobbio, si caratterizza per la crescita demografica e le migrazioni verso i centri urbani, l’abbandono delle campagne e la perdita di valore per il cibo. In questo contesto, il Presidente di Coldiretti Toscana, ha rilevato come il ruolo dei coltivatori diretti diventi fondamentale nel ridare centralità al cibo e legarlo con il territorio, progetto che la Coldiretti porta avanti con il modello di Campagna Amica e la crescita di filiere tutte italiane.

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Coldiretti

ultimo aggiornamento: 31-10-2017


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