Lunedì 9 Luglio ore 20.30 a Villa Carmen serata ricca di eventi per l’apertura di stagione di “Toscana: Tribù Ricombinante”.
Ore 20.30 presentazione del programma e brindisi
Ore 21.15 inaugurazione del Totem realizzato dallo scultore Matteo Raciti: incontro con l’artista ed esposizione, nel giardino, di altre sue opere.
Ore 21.45 Spettacolo di e con Marco Rovelli
La Leggera, anima della Toscana popolare in canto, omaggio a Caterina Bueno.
Vivere in Toscana dove la bellezza, sia quella dei paesaggi che quella delle opere degli uomini, è diffusa in modo capillare, la terra è generosa, il clima è solo raramente estremo e le distanze non sono mai tali da impedire di godere, anche nell’arco di una mattinata, della varietà, appare un privilegio a chi c’è nato e a chi ci si trova a passare. Il carattere dei Toscani è noto per la sua natura ruvida, ma, anche se non siamo particolarmente accoglienti, abbiamo la sana abitudine di non rompere troppo le scatole il che è molto apprezzato da chi vuole vivere tranquillo. Avviene così che molti, capitati in Toscana per motivi di lavoro, di vacanza, di studio, da chi si innamora in riva al mare, all’artista che viene per studiare il Rinascimento o per apprendere le tecniche del marmo o del bronzo, all’inglese che si è stufato del vivere a Londra e scopre il Paradiso in un paesino medievale arroccato su un colle e abitato da 300 persone, decidano poi di stabilirsi qui.
Ci si abitua presto alla parlata veloce, ai modi bruschi, a quella grandeur in miniatura di chi sente dentro di sé di appartenere a una storia di gente che aveva mani abili e cervello fine.
Al di là di città come Livorno nate per legge come melting pot siamo quindi quasi tutti toscani meticci, un popolo fatto di gente che ama la bellezza e la libertà, felice di conservare le tradizioni semplici, ma continuamente arricchito dall’apporto di chi vive qui per scelta. Con la battuta pronta, intinta in un goccio di malinconia, brindiamo dunque alla vita, chi vuol esser lieto sia!
Così stasera inaugureremo il totem che Matteo Raciti, siciliano di nascita, ma viareggino emerito con amore per il Carnevale che l’ha ricompensato premiandolo per la sua maschera isolata nella scorsa stagione, ha realizzato appositamente per Villa Carmen e per tutti noi. Potremo vederlo mentre vi apporrà l’ultimo tocco e potremo ammirare nel giardino alcune delle sue opere così legate alla natura e alla storia del mare: in esse unisce la mitologia del Mediterraneo all’attenzione per i temi della contemporaneità.
Sul palco Marco Rovelli con lo spettacolo La leggera, l’anima della Toscana popolare in canto in cui si ripercorrono le strade segnate dai cantori della toscanità rurale e colta al tempo stesso come Caterina Bueno, la raccattacanzoni, e l’indimenticabile Carlo Monni: attraverso il loro lavoro hanno salvato dall’oblio la poesia che risuonava anche nelle campagne, fuori dalle Accademie: solo conservando le radici si è abbastanza robusti per andare incontro al futuro armati di consapevole sfrontatezza e di una certa saggia ironia.
Matteo Raciti nato ad Acireale dove ha fatto vita di bottega presso i cantieri dello storico Carnevale , è laureato in architettura con una tesi in scenografia dello spettacolo. Dal 2016 risiede e lavora in Versilia. Nel 2018 ha vinto il primo premio nella sezione Maschera Isolata del Carnevale di Viareggio.
Usa materiali antichi come argilla, legno, cartapesta, per esprimere la sua poetica dell’universale che unisce le radici mediterranee alla riflessione sulla contemporaneità.
www.matteoraciti.com
Marco Rovelli
Nato a Massa nel 1969 è uno scrittore e musicista e insegnante di Storia e Filosofia. Nel suo ricco percorso artistico che spazia dalla letteratura, spesso d’inchiesta, alla musica, al teatro si ritrovano importanti riconoscimenti, primo fra tutti il Premio Ciampi, e numerose prestigiose collaborazioni fra le quali ricordiamo quelle con Moni Ovadia, Maurizio Maggiani, Erri De Luca, Renato Sarti, Daniele Sepe, Mohamed Ba.
www.marcorovelli.it
