Se ne è andato Pietro Milani personaggio importante della comunità stazzemese, nato e vissuto sempre a Pomezzana dove fin da ragazzo ha picchiato col martello sopra il ferro per produrre oggetti di grande pregio, apprezzati in tutto il mondo, per la lavorazione delle pietre e del legno. Pietro ha sempre vissuto in montagna, tranne un breve periodo durante gli anni della guerra quando seguì il padre per lavoro a Fornaci di Barga e a Massa in uno stabilimento industriale. Negli anni cinquanta il padre sulla scia dell’esperienza del nonno, in mezzo a mille difficoltà, aprì la prima officina meccanica a Pomezzana producendo coltelli, forbici, ferri per chiudere porte e finestre, e Pietro inizia a lavorare con lui con parecchi disagi. Negli anni sessanta iniziarono i contatti con la scultura in marmo, e la produzione di utensili come compassi e raspe. Non solo abile produttore di strumenti, Pietro Milani si dedicava alla scultura su legno, una passione sbocciata nella mezza età. Quindi, non solo realizzatore degli strumenti, ma anche artista con vari soggetti ispirati alla natura, ma anche di soggetto religioso come quando ha scolpito la pietà o le stazioni della sua via crucis che si trova oggi nella chiesa del paese di Pomezzana dedicata a San Sisto. La sua attività è stata ereditata dal figlio Giorgio. Pietro Milani ha partecipato a diverse collettive a Seravezza a Palazzo Mediceo e ad alcuni concorsi di scultura dai quali ha ricevuto riconoscimenti, come il primo premio di scultura di legno a Castiglioncello, con l’opera cavallo con dolci presenze e il secondo premio a un concorso a Viareggio, con la scultura cavalli, entrambe esposte in mostra oggi.

Del 2015 la sua partecipazione ad una collettiva al Palazzo della Cultura in Cardoso “La forma nel legno”.

Salutiamo un apprezzato realizzatore di strumenti per la lavorazione delle pietre e del legno”, commentano il Sindaco di Stazzema e tutta l’Amministrazione, “ma anche un artista che ha scelto sempre di rimanere nei nostri paesi per sviluppare nei suoi luoghi una attività apprezzata in tutto il mondo. I suoi strumenti di lavoro vivono nelle mani di artisti ed artigiani che li utilizzano ogni giorno. La sua famiglia ha fatto vivere nel tempo una tradizione storica del Comune di Stazzema della lavorazione del ferro e dei metalli. Lo ringraziamo per aver sempre scelto di non abbandonare la montagna come coloro che amano davvero questo territorio. La tradizione dei Milani non finisce con lui, ma scompare un personaggio importante per la nostra storia ed economia”

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