“Il Regolamento Urbanistico potrebbe saltare: vizi al processo partecipativo e all’applicazione della legge regionale n.65/2014”.

Lo affermano in una nota congiunta Movimento Cinque Stelle, Movimento dei Cittadini e Lega, per voce dei propri consigieri Pacilio, Baldini e Pacchini:

“Prendiamo atto, a mezzo conferenza stampa e con modalità clamorosamente irrispettose del Consiglio Comunale, dei Gruppi Consiliari e della città stessa, che mercoledì prossimo – evidentemente sotto forma di aggiuntivo visto che sia la Commissione Urbanistica che il Consiglio Comunale hanno già un ordine del giorno formalizzato e fissato dove non vi è traccia di una tale delibera – discuteremo anche il misterioso regolamento urbanistico di cui fino ad oggi non abbiamo alcuna documentazione.
Solo 48 ore al massimo, visto che i documenti non saranno pronti prima di lunedì, per parlare del Regolamento Urbanistico della città. Una vergogna!
Un processo partecipativo ed informativo già disatteso nello stesso sviluppo indicato dall’Amministrazione Comunale che oggi culmina nella vanificazione di ogni possibile confronto.
Peraltro, seppur in questo quadro “occulto”, stiamo verificando le procedure assunte dall’Amministrazione rispetto alle quali temiamo che vi siano vizi di rilievo che potrebbero vanificare l’intero processo di approvazione del Regolamento.
L’amministrazione infatti, a quanto pare, avrebbe deciso di avvalersi di una norma transitoria contenuta nella LR 65/2014, ovvero l’art. 230 che dice che i comuni che hanno avviato il procedimento VAS e GIA’ CONCLUSO le consultazioni preliminari, possono approvare il RU sulla base della vecchia LR 1/2005 ma solo per quanto riguarda il territorio urbanizzato. Quando l’AC ha comunicato alla regione che intendeva avvalersi di questa norma, la Regione ha chiesto formalmente un’integrazione dell’avvio del procedimento, sia per il RU che per la VAS.
L’AC, nella delibera 183 del 15/6/2018 riscontra questa richiesta e conferma la necessità di integrazione in quanto il quadro normativo ed informativo dal 2014 ad oggi è cambiato radicalmente.
La necessità di integrare le procedure, di fatto, quindi, potrebbe averle rese incomplete, per cui non sarebbe più possibile appellarsi all’art. 230, ma semmai all’art. 232, che impone l’elaborazione da zero di un nuovo piano operativo sulla base della LR 65/2014.
L’intera procedura, quindi, rischierebbe di essere del tutto illegittima e passibile di impugnazione.
Pertanto, a prescindere da come vorrà muoversi l’Amministrazione Comunale mercoledì, nei prossimi giorni saremo noi ad avviare un confronto sul regolamento urbanistico in città, promuovendo un comitato cittadino che è già in via di costituzione e che si riunirà per la prima volta entro la settimana prossima ed attraverso il quale ci confronteremo su tutti i limiti di questo regolamento, a partire dagli aspetti procedurali per poi valutare anche le scelte che questa Amministrazione intenderà fare, non esclusa l’impugnazione delle delibere”.

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