“La destagionalizzazione è un tema sul quale, da sempre, i rappresentanti delle categorie economiche, gli operatori e la stessa politica si sono spesi ed hanno consumato un lungo dibattito cittadino, individuandone la ricetta per il rilancio della nostra economia turistica. Adesso, con il provvedimento della Capitaneria di Porto che allunga la possibilità di tenere aperti i bagni fino al 31 ottobre, questa opportunità sembra concretizzarsi e fa un passo in avanti, ma da sola non può bastare e necessita di un ulteriore lavoro di affinamento e coordinazione sul territorio.
Questo ragionamento è frutto di quanto ho raccolto a seguito di una serie di incontri che ho fatto con noti balneari, albergatori e ristoratori della zona a ridosso della Passeggiata a mare”.

Il commento arriva da Massimiliano Baldini:

“Intanto va detto che, malgrado l’ordinanza, basta farsi una camminata sul mare per accertarsi che in non pochi casi lo smantellamento delle strutture balneari è già in atto e che, con questo fine settimana e l’inizio delle scuole la prossima, si dovrà oggettivamente registrare che l’utenza cala sensibilmente, non potendo giustificare il mantenimento delle spese di un bagno a pieno regime.
Il ragionamento, se può trovare una eccezione per i bagni della zona di Piazza Mazzini dove “vanno a cadere” tutti i pendolari che provengono dalla stazione, è tanto più vero quando ci si allontana verso la zona del Principe di Piemonte e della Terrazza della Repubblica e diventa ineccepibile per i bagni al “vialone”.
E’ vero che almeno per quanto riguarda le zone che hanno alle spalle gli alberghi vi potrebbe essere una collaborazione utile a sfruttare questa opportunità ma, sulla base di quanto ho potuto ascoltare, non sempre questa collaborazione funziona e poi, in fin dei conti, a Viareggio gli alberghi sono relativamente pochi.
Caso mai, qualcuno, per sfruttare la possibilità di tenere aperti i bagni fino al 31 ottobre, pensa a poter attrezzare le proprie strutture per permettere attività diverse dalla balneazione e dalle cure elioterapiche: la pesca ad esempio, l’andare a cavallo sulla spiaggia, fino a chi chiede di poter dormire sul mare, domanda sempre più crescente a quanto pare.
Un tema, specialmente l’ultimo, che a prescindere dal renderlo legalmente possibile, potrebbe confliggere proprio con la categoria degli albergatori, già in difficoltà ed aggiungere un’altra battaglia a quella tradizionale fra i ristoratori classici e quelli che operano sul mare.
Insomma, l’ordinanza della Capitaneria che allunga la stagione è sicuramente un’opportunità ma sfruttarla per destagionalizzare al meglio, nel concreto, rimane un tema ancora da organizzare.
In questo senso, condivido anch’io, e non certo da oggi, chi rilancia la necessità di un tavolo di concertazione permanente fra le diverse categorie economiche – balneari, albergatori, commercianti – e la Pubblica Amministrazione che possa coordinare la migliore collaborazione possibile fra soggetti distinti.
Si pensi non solo alle attività e ad un calendario di eventi su base versiliese ma ancora di più – torno a dirlo ancora una volta – allo sviluppo della promozione che necessita di strumenti nuovi (non più quelli obsoleti della Regione Toscana e di Toscana Promozione), in grado di intercettare i flussi turistici ed i gusti di chi viaggia mediante le scelte che questi operano su internet e creare data base per tutti gli operatori.
Ed, anche qui mi ripeto, la tassa di soggiorno è una risorsa economica che bisogna sfruttare anche in questa direzione”.

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