Come Nerone diede fuoco a Roma per darne la colpa ai Cristiani, così Coluccini ha trattato Massarosa per avverare le sue profezie. Perché non c’erano le condizioni né per il dissesto, né per il predissesto.

In una conferenza stampa fiume glie ex amministratori di Massarosa con il sindaco Mungai in testa hanno comunicato che stanno preparando una serie di atti per poter dimostrare che “Il dissesto è una questione psicologica del Coluccini” che nella sua testa si era prefissato un obiettivo che finalmente per lui e sfortunatamente per i cittadini di Massarosa porterà Massarosa nel baratro.

Al tavolo della conferenza Francesco Mauro, Silvano Simonetti, Stefano Natali, Adolfo del Soldato, Damasco Rosi, Simona Barsotti e Franco Mungai.

Esordisce il segretario del Pd tuonando che il centro sinistra comincerà una dura battaglia per difendere i cittadini dall’amministrazione Coluccini che farà un danno incalcolabile alla nostra comunità e spazzerà via il nostro comune.
Lottiamo anche per difendere l’onorabilità di chi ha amministrato fino al 26 maggio cercando di fare il bene dei cittadini .

Adolfo del Soldato continua a sostenere che non solo il Dissesto è un atto politico del Sindaco e della Lega per liberarsi dalla responsabilità delle scelte, ma addirittura non c’erano nemmeno i presupposti per il predissesto.

“Sono emerse cose clamorose anche nella seduta consiliare di mercoledì, se le tifoserie avessero saputo ascoltarle”: La prima è che sono apparse 1 milione e trecento mila euro di nuove multe accertate (in realtà si tratta di residui vecchi non ancora confermati che per la loro allocazione non modificano la situazione ma solo la cassa – ndr)
Con questa somma, sostiene del Soldato anche il Predissesto non aveva diritto di essere dichiarato.

La cosa clamorosa e ribadita da tutti i relatori, è stata quella di sostenere che la relazione odierna dei sindaci revisori è opposta a quella data 6 mesi fa data dallo stesso collegio a tal punto che uno dei relatori ne ha messa in dubbio la veridicità.

In ogni caso adesso i fatti saranno verificati in tutte le sedi, giurisdizionali e non: perché saranno le forze di centro-sinistra a portare gli atti ovunque e avvocati e tecnici stanno già lavorando a questo. Nell’interesse di Massarosa e anche a tutela di dieci anni di amministrazione che hanno lasciato tante cose positive per Massarosa, e non possono essere liquidati così. Andremo nelle sedi competenti – prosegue Del Soldato – per cercare di scongiurare questo disastro di Coluccini e Co.
I Bilanci per chi li sa leggere, sono chiari: i dati non presupponevano un dissesto.

Ancor più pungente Silvano Simonetti (Sinistra Comune): Il dissesto di Massarosa è un’operazione preordinata sostenuta anche da una relazione compiacente di una società pagata.
In questi sei mesi sono state fatte cose insipide senza occuparsi delle questioni importanti.
“Negli ultimi anni – Sostiene Simonetti – sono stati incassati 800 mila euro di multe, mentre quest’anno solo 200 mila euro.
“Negli ultimi mesi ho visto solo selfie,  “Lenzuola” in tutto il comune, perché il sindaco ha rinunciato a governare visto che aveva già deciso per il dissesto che avrebbe tartassato la cittadinanza”.

“La lega – continua Simonetti – ci ha attaccato dicendo che noi non abbiamo tutelato la gente che lavora. È vero che abbiamo 7 milioni di fatture da pagare, ma piano piano le stavamo saldando. Loro invece non sono ancora consapevoli che quelle stesse aziende verranno pagate anche al 50%.
La politica è riuscita ad avvelenare la comunità

Francesco Mauro si dice esterrefatto per il teatrino perpetrato in consiglio comunale dove si cercava l’approvazione del pubblico . Persone che non hanno letto gli atti, non sanno di cosa si parla hanno solo fatto teatro.

“Abbiamo discusso una delibera fatta alla rovescia, questa è fantascienza degna di un libro di Asimov:
Si dichiara il dissesto perché la relazione dei sindaci revisori dice che non ci sono altre soluzioni.
La politica ha abdicato in favore di una relazione tecnica e questo è inaccettabile.

Però prima di votare, le legittime ambizioni dei vari consiglieri sono state soddisfatte e accontentate e questo mi manda in bestia.
…e ora qualcuno si inventa la commissione d’inchiesta”

Natali continua nel sostenere che non si è fatto quello che si doveva: Le multe non sono state fatte e non si capisce perché quando anche il super consulente pagato 40 mila euro, nel comune dove è assessore al bilancio ha basato le sue entrate sulle multe.

“Per la partita di Toscana Energia fanno la scelta di non venderla, quando con quella si poteva sistemare il disavanzo; la dottoressa Torti aveva detto che i residui attivi andavano tenuti e invece ne hanno cancellati circa 6 milioni. Così si fa presto a certificare un buco”

Ci hanno raccontato che la parte corrente non chiude per 2 milioni, ma il piano di riequilibrio nessuno lo ha visto, ma è chiaro che se si eliminano entrate certificate e 5 milioni di residui attivi qualunque comune andrebbe in dissesto anche lo stato del Dubai. Tutti i comuni italiani sono in grande difficoltà è chiaro che si formano e residui e vanno gestiti.
Tutti gli anni a settembre facevamo il primo sollecito sul pagamento delle tasse ma quest’anno non è stato fatto nulla!

Faremo tutto il possibile per ricorrere in tutte le sedi possibili per evitare il dissesto.

Damasco Rosi esordisce dicendo che la maggioranza abbia giocato a nascondino sui numeri.
Abbiamo chiesto di essere celeri ma la delibera di non permanenza degli equilibri è stata portata in consiglio senza discussione poi una delibera di presa d’atto della relazione dei consulenti con fini palesemente politici perché non era necessario portarla in consiglio comunale.

Nel penultimo consiglio dissi che io ero disponibile a fare la mia parte esaminando posta per posta e questa cosa non è avvenuta.
Ci sono state 4 commissioni consiliari, ma la decisione era già presa.
Ci sono partite rimaste irrisolte fino a qualche giorno fa come la presidenza del CAV.
Avevamo chiesto a Coluccini di assumere la presidenza del Cav per gestire situazioni irrisolte come la dismissione dell’impianto di Falascaia e per quanto riguarda Massarosa di occuparsi del recupero dei crediti che ancora vanta da Camaiore, che tra l’altro li ha messi a bilancio.

Dissesto e predissesto non sono la stessa cosa esordisce Simona Barsotti: col dissesto la politica perde sovranità e saranno dei tecnici mandati da Roma a decidere cosa vendere, cosa tagliare, le tariffe e le imposte da aumentare e in che misura.

Franco Mungai, che negli ultimi giorni era tornato sulla stampa: Quanto poi al “buco” di 10,8 milioni, noi abbiamo contestato e contestiamo tutte le somme che vi sono state inserite, frutto di forzature volte ad aggravare il quadro, e in certi casi frutto di veri e propri errori procedurali e sostanziali. Perché dovremmo rinunciare, almeno in toto, a sei milioni di residui attivi di tributi da incassare? Perché dovremmo mettere 900.000 euro a garanzia dei contenziosi in essere, quando negli ultimi venti anni il Comune di Massarosa ha fronteggiato cause dieci volte tanto di valore? Avremmo dovuto fare dieci dissesti? Ce ne sarebbero state tutte le condizioni. Perché dobbiamo riscattare subito la sede distaccata del Comune, che può rimanere a Sermas per un tempo indefinito, e pagarci 400.00 euro di tasse? E si può continuare.

La verità è che Coluccini scappa dalle sue responsabilità di Sindaco. I problemi affrontati nei dieci anni precedenti sono stati enormi ma gli amministratori si sono rimboccati le maniche giorno per giorno, spiegando all’inizio come stavano le cose, ma poi senza più lamentarsi.

Coluccini ha trovato problemi, mai nascosti, ma anche opportunità. Il bilancio di Massarosa, che in dieci anni ha più che dimezzato l’indebitamento, ha una spesa rigida (personale più interessi sul debito) largamente inferiore al 25% delle entrate correnti; ha partecipate che fanno utili e non buchi. In questi condizioni nessun comune italiano ha mai dissestato, e farlo è un danno fatto alla nostra storia e ai nostri concittadini

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