Storie ribelli, L. Sepulveda, Ed PaperFirst

“Abbiamo imparato a vivere con quelli di cui sentiamo la mancanza, perché sono parte di noi, perché sappiamo come mai ci mancano, e perché la loro assenza la colmiamo di orgoglio”

Ho letto “Storie ribelli” poco dopo la recente scomparsa del grande scrittore Luis Sepulveda, da me conosciuto e amato soprattutto per i suoi libri adatti ai bambini e ancora prima per i romanzi insuperabili che ci ha regalato. “Storie ribelli” sono capitoli sparsi, sono testimonianze di vita e di scrittura. Attraverso il filo rosso di una profonda umanità, Sepulveda racconta la lontananza dal Cile, l’esilio, la lotta politica con grande amarezza e al contempo con grande spirito di resistenza combattiva. Ai temi pregnanti a livello socio politico, si uniscono con grande forza i temi dell’amicizia, del rispetto ambientale, della scrittura, del viaggio. E’un viaggio intimo e al tempo stesso collettivo, un viaggio che spesso guarda al passato senza retorica nè nostalgia ma come mezzo per prendere nuove forze e un nuovo sguardo lucido sulle urgenze del presente. Questo libro, uscito nell’aprile del 2020, rappresenta a ritroso la premessa delle opere letterarie di Sepulveda più amate nel mondo. In queste pagine troviamo la radiografia degli eventi, degli ideali, delle emozioni che hanno preso corpo, parola e trama nei suoi capolavori passanda per quel setaccio doloroso e essenziale della vita quotidiana profondamente vissuta.

 

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