Carcere: “quali iniziative ha intrapreso il garante dei detenuti dopo i suicidi avvenuti negli istituti di pena toscani negli ultimi mesi?”

Tre suicidi negli ultimi due mesi nelle carceri toscane: sulla drammatica situazione dei nostri istituti penitenziari, il gruppo regionale Toscana a Sinistra ha presentato una mozione in cui chiede che il nuovo garante dei diritti dei detenuti riferisca sulle iniziative concrete intraprese o programmate nello svolgimento delle sue funzioni. “Alla fine di maggio un detenuto di 23 anni si è tolto la vita nel carcere di Prato, poi è stata la volta di un trentenne a Siena, infine un collaboratore di giustizia si è suicidato nel carcere fiorentino di Sollicciano alla fine di giugno”, hanno precisato il candidato presidente della Regione per Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori e il collega Paolo Sarti. “Si tratta delle manifestazioni più evidenti di una situazione di disagio e sofferenza che caratterizza la vita all’interno degli istituti penitenziari della nostra regione. Eppure il nuovo garante Giuseppe Fanfani, a quanto noto, si è limitato per il momento a rilasciare alcune dichiarazioni alla stampa, senza precisare di aver intrapreso alcuna iniziativa concreta per migliorare la situazione negli istituti di pena della Toscana”. “Il garante dei diritti dei detenuti ha un ruolo estremamente importante di interfaccia tra le persone private della libertà personale e il mondo esterno – hanno aggiunto Fattori e Sarti – e deve adoperarsi per la tutela della dignità dei detenuti, il rispetto dei loro diritti fondamentali, oltre che verificare l’offerta delle prestazioni finalizzate al recupero, alla reintegrazione sociale e all’inserimento nel mondo del lavoro, segnalando eventuali abusi, omissioni o situazioni difficili, e proponendo opportune iniziative. Oltretutto la Giunta regionale, nel maggio scorso, aveva promesso di dare continuità, nel corso dell’anno, agli interventi per tutelare il benessere psicofisico dei detenuti, prestando particolare attenzione ai minori e ai tossicodipendenti. Chiediamo quindi al Presidente del Consiglio regionale di assumere le opportune informazioni dal garante”

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A marzo avevo già donato i soldi delle trasferte.

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