Poco più di una settimana e la sanità lucchese rischia di finire con l’acqua alla gola. Un conto alla rovescia che la Uil Fpl non vorrebbe scandire ma in assenza di una programmazione ‘per tempo’ da parte dell’azienda sanitaria è costretta a fare la Cassandra di turno per far ravvedere chi di dovere.

“C’è una data ben precisa ed è quella del 31 marzo -evidenzia la Uil fpl Lucca-. Quel giorno cesseranno di colpo decine di contratti di lavoro per il personale degli ospedali di Lucca e della Versilia, in particolare operatori socio sanitari. Interinali chiamati a dare manforte per l’emergenza Covid con una scadenza fissata da tempo, appunto quella alla fine di questo mese. Stiamo parlando di decine di unità che da un momento all’altro verranno a mancare in corsia, nelle sale, nei reparti. Tutto di colpo senza aver programmato la loro sostituzione o riorganizzazione funzionale che, a ogni modo, non sarebbe possibile perché i numeri scarseggiano”.

Ed è proprio sui numeri che si evidenzia il problema. “Ci sono già numerose assenze sia sul San Luca sia sul Versilia dovute proprio a un’onda lunga del Covid-19 che non allenta la presa. Anzi, la nuova variante Omicron-2 sta correndo più della precedente e i casi si stanno moltiplicando. Per Lucca si parla di circa 40 infermieri a casa perché positivi e così una decina di Oss. Senza considerare che sul territorio di Lucca per esempio si aprono nuovi servizi che richiedono personale Oss. Al Versilia stiamo raccogliendo ancora i dati sulle assenze ma ci risultano comunque qualche decina di infermieri e Oss, sempre a causa del virus”. E’ ovvio che già così l’organico dell’azienda sanitaria scarseggia nell’area lucchese è Versilia “Se andiamo a sommare le interruzioni interinali e il personale assente a causa dell’aumento dei casi – prosegue la Uil fpl – si vede chiaramente che l’emergenza non è finita, quella sanitaria e quella organizzativa. Intanto le terapie Intensive sono ancora sotto pressione e nelle corsie il personale scarseggia quindi bisogna semmai reintegrare le forze per affrontare questa nuova ondata. All’Asl – conclude la Uil Fpl – chiediamo di intervenire il prima possibile con nuove assunzioni per non farsi trovare scoperti di fronte all’avanzata di Covid, come invece sembrerebbe. La situazione altrimenti diventerà insostenibile e si ripiomberà nella piena emergenza”.

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