(foto Salvatore Matarazzo)
(foto Salvatore Matarazzo)

VIAREGGIO. Circa 500 persone hanno partecipato alla cerimonia per l’ultimo saluto nella sala consiliare del Comune di Viareggio a Didala Ghilarducci, la partigiana viareggina scomparsa il giorno dopo che era stata a Sant’Anna di Stazzema il 25 aprile, per un infarto.

Fra i tanti messaggi arrivati alla famiglia c’è stato anche quello del segretario del PD, Pierluigi Bersani, che ha voluto leggere il nipote Ciro Bertini, che porta il nome del marito di Didala, detto Chittòm che fu ucciso dai neofascisti. Bersani ha ringraziato Didala per essere stata tra le fondatrice del partito democratico ed ha detto di essere stata un punto di riferimento per tutti.

La cerimonia è iniziata e terminata cantando “Bella Ciao”, inno che Didala amava, e poi prima dei saluti e degli interventi istituzionali è stato cantato l’Inno di Mameli da tutti i presenti nella sala, troppo piccola per contenere tutti: molta gente è stata costretta a rimanere fuori.

Il presidente del consiglio comunale ha chiesto al sindaco di intitolare la sala utilizzata per le riunioni delle commissioni a Didala Ghilarducci in modo che la sua presenza sia sempre viva.

Il sindaco Luca Lunardini ha portato i saluti della città, poi è stata la volta del presidente della Provincia, di Lucca, Stefano Baccelli e di Michele Silicani, Sindaco di Stazzema a nome di tutti i sindaci della Versilia presenti con i labari.

Un saluto è stato letto anche da Don Luigi da parte del Vescovo di Lucca, Italo Castellani. Una testimonianza del nipote Ciro, l’ultimo che l’ha vista la sera prima che fosse colpita da infarto: “Era felice di essere stata a Sant’Anna di Stazzema e ha detto, come aveva già fatto in altre occasioni, adesso posso anche morire, come se avesse avuto un presentimento che fosse arrivato il suo momento”.

Poi i saluti dell’Anpi regionale e nazionale rappresentati dai rispettivi segretari. Al termine della cerimonia un lungo applauso prima che il feretro lasciasse il Comune per dirigersi al cimitero: Didala per suo volere sarà cremata e poi le ceneri verranno poste nella tomba dove riposa Ciro Bertini, Chittò, l’amato marito che ha perso durante la guerra.

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ultimo aggiornamento: 28-04-2012


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