VIAREGGIO. La rabbia montava già prima che l’incontro avesse luogo, figuriamoci adesso che si è regolarmente svolto. Martedì 22 maggio scorso, a Roma Termini, le Ferrovie dello Stato italiane hanno organizzato un convegno su “Approccio integrato alla sicurezza: l’esperienza del Gruppo Fs” e i nomi degli ospiti hanno suscitato l’indignazione dei familiari delle vittime del disastro ferroviario di Viareggio del 29 giugno 2009.

Ad aprire i lavori del convegno è stato Mauro Moretti e, a seguire, sono intervenuti Michele Elia e Vincenzo Soprano: si tratta degli amministratori delegati di Ferrovie Spa, Rfi Spa e Trenitalia Spa e indagati con le rispettive Società nell’inchiesta della strage di Viareggio del 29 giugno 2009. Interventi si sono registrati anche da parte di loro consulenti nel procedimento giudiziario.

“Questi amministratori Fs, anziché dimettersi di fronte all’immane tragedia di Viareggio che li vede indagati dalla procura della Repubblica di Lucca, organizzano convegni sulla sicurezza ferroviario per sostenere che “le ferrovie italiane sono le più sicure d’Europa” come dichiarato dall’ad Moretti”, scrive Assemblea 29 Giugno.

“Inoltre si vantano di aver migliorato i bilanci aziendali. Ma lo hanno fatto tagliando personale addetto alla manutenzione, risparmiando sui dispositivi di sicurezza, arrivando a sostenere il ‘rischio accettabile’.

“Chiediamo loro: le 32 vittime di Viareggio ed i 33 lavoratori morti sui binari dal 2007 ad oggi sono un rischio accettabile?

“Questi indagati si permettono persino di licenziare e sospendere ferrovieri impegnati concretamente e coerentemente sulla sicurezza, e non a chiacchiere o con ipocrite passerelle, oltre a dipendenti per essere a loro volta indagati in altre vicende. Chi licenzia chi?

“Chi deve licenziare o sospendere questi Ad per essere indagati in un disastro ferroviario che ha ucciso 32 persone tra donne, bambini e ragazze che stavano riposando nelle proprie abitazioni? A chi compete questa decisione? A chi li coccola e a chi si inchina loro fino ad insignirli di cariche e nomine, ad invitarli a convegni, seminari, stage, dibattiti?”, si domanda polemicamente Assemblea 29 Giugno, con particolare riferimento al premio di Cavalierato del Lavoro consegnato a Moretti dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

“Chi si batte seriamente e responsabilmente per la salute e la sicurezza in ferrovia viene intimidito e colpito con provvedimenti tipo multe, sospensioni, licenziamenti.

“Hanno persino costretto, con la diffida, un Rappresentante dei lavoratori alla sicurezza (Rls) ad abbandonare l’incidente probatorio nella strage di Viareggio, chi non si è piegato a questa violenza, innanzitutto, contro i familiari delle vittime, è stato sospeso e poi licenziato. Altri ferrovieri sono stati sospesi e licenziati.

“Per questo motivo sosteniamo la battaglia dei ferrovieri per la sicurezza dei viaggiatori come dei lavoratori e la Cassa di solidarietà tra i ferrovieri ed esprimiamo la nostra solidarietà ai ferrovieri licenziati.”

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