(foto Matteo Ghilarducci)
(foto Matteo Ghilarducci)

VIAREGGIO. Una multa da 206 euro per un motorino parcheggiato fuori dagli appositi spazi, di questi tempi, possono essere considerati un sopruso da parte delle istituzioni. Perché con quest’aria di crisi una cifra del genere può essere “un quarto di stipendio” che appare sottratto per una sciocchezza.

E allora l’ira del cittadino investe tutto: chi governa, chi fa le multe. La contestazione dell’infrazione, che naturalmente va punita secondo le norme che regolano i comportamenti in uno stato di diritto, viene vista come un sopruso sproporzionato rispetto a tutto quello che succede in città. “Non siamo più padroni di una passeggiata serale e forse anche pomeridiana che veniamo aggrediti per pochi centesimi, attraversare la pineta di ponente in oscurità è come la roulette russa si assiste a spaccio di droga in ogni parte della città per riscuotere una pensione si deve assumere una scorta e quando finalmente ti vai a coricare devi rendere la casa un fortino con trappole allarmi e fucile carico”.

Queste sono le parole del signor Giuliano Bandoni che ha deciso di scrivere una lettera di protesta. La sua analisi sullo stato in cui versa la città ha dei punti di verità, ingigantiti però dalla rabbia. A Viareggio la percezione di non sentirsi al sicuro è forte, ma non abitiamo ancora nella Chicago di Al Capone. È bene precisare che l’importo della sanzione è così elevato perché è stato applicato il codice della navigazione, visto che il signore si trovava sul molo dove non vige il codice stradale. La Polizia Municipale ha solo recapitato a casa la multa, il verbale è stato redatto dal personale del demanio.

+ scarica e leggi la lettera: “una democrazia camuffata”

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ultimo aggiornamento: 25-08-2012


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