SERAVEZZA. “Sono francamente dispiaciuto per le accuse che mi sono state mosse in merito alla sassaiola contro l’accampamento Rom, purtroppo quello che è emerso dalle parole del capogruppo Paoli e di molti altri esponenti della maggioranza è l’equivalente di un’istigazione a delinquere. Credo da quelle parole emerga chiaramente la volontà di attribuirmi la paternità di un evento violento e questo non posso accettarlo, non tanto per tutelare la mia persona quanto per tutelare il partito che rappresento e i suoi elettori.” Lo scrive Stefano Mussi, coordinatore comunale dell’Udc.

“Mi aspetto perciò una rettifica delle parole pronunciate da Paoli, come segno di onestà intellettuale.

“Non posso infatti credere che persone che conosco e stimo come Walter Bacci, Roberta Lombardi o Pietro Giannini, solo per fare qualche esempio, condividano l’impostazione data dal loro capogruppo, anche perché, se qualcuno fosse in possesso di scritti, a mezzo stampa o a mezzo Facebook che possano prefigurare quello di cui mi si accusa, li autorizzo a denunciarmi alle forze di polizia immediatamente.

“Da parte mia non c’è l’intenzione di querelare qualcuno, non credo infatti che la dialettica politica, anche se aspra, debba scendere nei personalismi e tantomeno nelle aule dei tribunali, ma rivendico il diritto di esprimere con serenità e rispetto della normale dialettica politica tutte le perplessità che abbiamo sempre manifestato e che sono tuttora presenti.

“Infatti famiglie italiane o donne sole con bambini si trovano da anni in liste d’attesa per avere un alloggio e famiglie Rom, senza reddito né residenza, vengono invece sistemate in case private con tanto di affitto pagato dai comuni.

“Per noi è motivo di sollievo sapere che donne e bambini Rom vivano in una casa protetta, ma ci chiediamo se questa diversità di trattamento non sia proprio la ragione di una forte rabbia che poi sfocia in deprecabili episodi di razzismo.

“Tuttavia aspetteremo che la situazione si stabilizzi e poi valuteremo i costi che i singoli comuni hanno dovuto sostenere per risolvere questo problema. I cittadini hanno il diritto di sapere se le politiche per l’accoglienza, seppur giuste negli intenti, sono compatibili con le finanze dell’apparato pubblico che loro mantengono pagando fior di tasse.”

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ultimo aggiornamento: 27-08-2012


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