LIDO DI CAMAIORE. Ce l’avevano quasi fatta. Erano già entrati in una casa a Seravezza, rubato una borsetta contenente portafogli, carta di credito e pure i pin e anche pochi contanti. Tutto facile. Si erano precipitati ad un bancomat di Lido di Camaiore per essere più tranquilli e prelevato 250 euro.

Ce l’avevano quasi fatta, se una pattuglia di carabinieri non si fosse insospettita vedendoli aggirarsi nelle vicinanza della banca. E così sono stati arrestati tre ragazze e un ragazzo tutti appena quattordicenni di etnia rom, e già noti alle forze dell’ordine, per furto in abitazione e possesso indebito di carte di credito.

Ieri pomeriggio (30 agosto) intorno all’una, i quattro ragazzi sono stati notati in atteggiamento sospetto da una volante dei carabinieri nei pressi della banca Monte dei Paschi di Siena, in via Italica 155 a Lido di Camaiore.

I militari dell’Arma, insospettiti dall’età e dal luogo, hanno deciso di seguire i quattro nel bar del mercato ortofrutticolo per identificarli. Ma una volta entrati, una delle ragazze ha tentato di gettare nel cestino dell’immondizia due carte di credito. I carabinieri se ne sono accorti ed hanno fermato i quattro recuperando le carte.

Subito dopo sono andati ad effettuare un controllo allo sportello della banca, appurando che i quattro poco prima avevano effettuato un prelievo di 250 euro. I militari sono così risaliti al proprietario delle carte ed hanno scoperto che proprio in quel momento l’uomo stava sporgendo denuncia contro ignoti alla stazione dei carabinieri di Querceta per il furto subito intorno a mezzogiorno nella propria abitazione ad opera di ignoti, che avevano rubato la borsa della moglie contenente portafogli e carte di credito.

A seguito di ulteriori accertamenti, i carabinieri hanno ritrovato la borsa della moglie del denunciante gettata nei pressi dell’abitazione ed un cacciavite addosso ad una delle ragazze. Tutto risolto, o quasi. Si perché i quattro accompagnati in caserma erano senza documenti, e per sfuggire all’arresto hanno negato fino all’ultimo di avere quattordici anni. Un tentativo che è servito a poco. I carabinieri, infatti, hanno subito disposto un esame radiologico che ha confermato la reale età dei ragazzi, tutti quattordicenni che adesso si trovano al centro di prima accoglienza di Firenze.

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